“È Sempre Cartabianca”: scontro tra Boldrini e Borghi, cala il gelo in studio
Scontro politico a “È Sempre Cartabianca”: tensione tra Boldrini e Borghi sul ruolo dell’Italia nella NATO e su Trump
Il panorama politico italiano si infiamma ancora una volta, questa volta sotto i riflettori del programma di approfondimento “È Sempre Cartabianca”, condotto da Bianca Berlinguer e trasmesso ogni martedì in prima serata su Rete 4. L’ultima puntata ha messo in scena un acceso confronto che ha diviso lo studio e il pubblico da casa, scatenando un’ondata di commenti anche sui social.
Il tema della serata era uno dei più delicati dell’attualità politica e internazionale: l’atteggiamento dell’Europa nei confronti di Donald Trump e il ruolo dell’Italia nel contesto della difesa militare e delle strategie NATO. Una discussione che ha acceso gli animi, trasformandosi presto in un vero e proprio scontro tra visioni opposte.
“Trump andava contestato, Meloni non si è spesa per l’interesse degli italiani”
Laura Boldrini è ospite a #ÈsempreCartabianca pic.twitter.com/mjt7VpXpmb
— È sempre Cartabianca (@CartabiancaR4) July 1, 2025
Al centro della discussione: Boldrini contro Borghi
A confrontarsi nello studio televisivo, due volti noti della politica italiana: Laura Boldrini, ex presidente della Camera e attuale deputata del Partito Democratico, e Claudio Borghi, senatore della Lega. Fin dai primi minuti del dibattito è stato chiaro che le posizioni tra i due erano inconciliabili.
Laura Boldrini ha lanciato un duro attacco al governo guidato da Giorgia Meloni, accusandolo di essersi appiattito sulle posizioni dell’ex presidente statunitense Donald Trump. La deputata ha criticato l’aumento delle spese militari, mettendo in dubbio la sostenibilità di tali decisioni. Secondo Boldrini, destinare più fondi alla difesa significherebbe inevitabilmente tagliare risorse ad ambiti fondamentali come la sanità pubblica, le pensioni e il sistema scolastico.
«Aumentare il bilancio militare – ha detto – significa togliere fondi ai cittadini, mettere in difficoltà i servizi pubblici, oppure imporre nuove tasse. È una scelta che non possiamo accettare in silenzio. E perché la Meloni non ha difeso gli interessi italiani, come ha fatto il premier spagnolo Pedro Sánchez?» ha tuonato la deputata, concludendo con un’accusa netta: «Temo che si stia seguendo Trump per non deludere un alleato politico, a scapito del nostro Paese».