mercoledì, Settembre 10

Garlasco, nuovi indizi: “L’assassino passò dal bagno”. L’avvocato di Stasi rilancia l’alibi

Il secondo elemento riguarda il bagno della villetta di via Pascoli. L’avvocato sostiene che uno degli assassini potrebbe essere entrato lì dopo il delitto: «C’è un’impronta insanguinata sul tappetino davanti allo specchio. Sul dispenser c’è l’impronta di Stasi, ma senza tracce di sangue. Inoltre, il lavandino era sporco, con capelli e residui, come se non fosse stato lavato. È plausibile che l’assassino si sia specchiato o abbia preso degli asciugamani».

Il dubbio che divide

Per la difesa, questi dettagli alimentano l’ipotesi di un errore giudiziario: «Il ragionevole dubbio – afferma De Rensis – non è un espediente per salvare un colpevole, ma una garanzia per non incarcerare un innocente. Stasi è in carcere da 10 anni, ma chi ha preso davvero l’arma?». Domande che restano aperte e che, ancora una volta, riaccendono il dibattito su uno dei casi più discussi della cronaca italiana.

Continua a leggere per scoprire maggiori dettagli.