La notte elettorale di Nuoro si è chiusa in anticipo: Emiliano Fenu, deputato del Movimento 5 Stelle e volto di punta del “Campo Largo”, ha superato la soglia del 60 % dei consensi già nelle prime proiezioni, spingendo lo sfidante Giuseppe Luigi Cucca – sostenuto da civiche di centrodestra – a congratularsi telefonicamente prima della fine dello spoglio.
Le reazioni: fair play e strategia
L’alternanza al comando di Palazzo Cittadino non è stata indolore per il centrodestra nuorese: la coalizione, che puntava sull’esperienza amministrativa di Cucca, esce ridimensionata di fronte a un verdetto così netto. Per Fenu, invece, si tratta di una conferma della fiducia riposta in lui dal capoluogo barbaricino, dopo anni di presenza tra Senato e Camera.
Dimissioni obbligate da Montecitorio
L’esultanza per il risultato elettorale
è accompagnata da un passaggio istituzionale non secondario: la legge di incompatibilità impone al neo‑sindaco di dimettersi dalla Camera entro 30 giorni, essendo Nuoro un comune oltre i 15.000 abitanti. Il parlamentare pentastellato, eletto a Montecitorio nel 2022 dopo una legislatura a Palazzo Madama, dovrà dunque rassegnare le dimissioni per evitare il doppio incarico.