Con la forza e la lucidità che l’hanno sempre contraddistinta, Enrica Bonaccorti ha raccontato la sua battaglia contro il tumore al pancreas, una diagnosi arrivata lo scorso luglio e che ha cambiato completamente la sua vita. “All’inizio pensavo di avere pochi mesi davanti, ora credo nel domani”, ha dichiarato in un’intervista al settimanale Gente.
La diagnosi e lo choc
Tutto è iniziato dopo un piccolo intervento per l’inserimento di uno stent, durante il quale i medici hanno scoperto il tumore. “Speravo di concedermi qualche giorno di vacanza, ma la diagnosi ha cambiato tutto nel giro di pochi minuti”, racconta la conduttrice e opinionista. “Per un po’ mi sono sentita come sospesa, incapace di reagire. Passavo le giornate chiusa in camera, bloccata nei pensieri e nelle azioni”.
Il momento della condivisione pubblica è arrivato qualche settimana dopo, con la foto in carrozzina che Enrica ha postato sui social. “Non immaginavo che l’affetto di così tante persone mi avrebbe dato forza. Mi sono sentita parte di una grande famiglia”, ha scritto. Quel gesto di coraggio ha rappresentato un punto di svolta: “Da allora non mi sono più sentita sola”.
“Il tumore è inoperabile, ma non mi arrendo”
La malattia si trova in una zona troppo delicata per essere operata, e l’unica strada percorribile è quella dei trattamenti: “Il tumore non può essere rimosso, ma sto affrontando la chemioterapia e la radioterapia con fiducia”, ha spiegato Bonaccorti. “All’inizio pensavo che i mesi davanti a me fossero pochissimi, così ho cominciato a organizzare le musiche e i dettagli del funerale. Poi, però, qualcosa è cambiato”.
Oggi Enrica guarda avanti con uno spirito nuovo: “Ho ritrovato fiducia grazie alle storie di chi sta vivendo la mia stessa esperienza. Credo nella scienza e credo che sia possibile andare avanti”.
Il calo di peso e la fatica delle cure
Le terapie hanno avuto effetti duri: “Durante la chemio ho perso quattro chili e non riuscivo nemmeno a bere acqua senza avvertire un sapore metallico”, racconta. “A volte mi sento fragile, evito di guardarmi allo specchio perché così spelacchiata mi faccio paura”. Ma dietro le parole di sofferenza resta una forza calma: “Non mi considero una guerriera, ma un soldato che fa ciò che deve”.
La scrittura come rinascita
Per reagire, Enrica ha trovato rifugio nella scrittura e nella lettura, due passioni che l’hanno accompagnata per tutta la vita. “Sto raccogliendo poesie, aforismi e racconti che diventeranno un libro – Nove novelle senza lieto fine – in uscita a gennaio”.
Un progetto che rappresenta una nuova forma di speranza. “Non credo nei miracoli”, conclude Bonaccorti, “ma credo nel domani”.
L’esempio di Eleonora Giorgi
Nel suo racconto, Enrica cita anche Eleonora Giorgi, che sta affrontando una battaglia simile: “Le sue parole mi hanno dato lucidità e coraggio. L’equilibrio mentale è la mia energia più grande”. Dopo aver superato in passato anche un delicato intervento al cuore, Enrica affronta questa nuova sfida con dignità e ironia, la stessa che da sempre la contraddistingue.





















