Con la nuova scossa di magnitudo 6.0, il timore di nuovi maremoti non è da escludere, sebbene la forza dell’evento odierno sia inferiore rispetto al sisma principale. Le unità di protezione civile e i centri di monitoraggio sismico continuano a vigilare attentamente sull’evoluzione della sitsituazionel
Monitoraggio internazionale e collaborazione scientifica
Dopo il terremoto principale, e ora con la nuova scossa registrata, sono in corso monitoraggi approfonditi da parte dei più autorevoli istituti geofisici a livello globale. Tra questi:
INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Italia)
USGS (United States Geological Survey – Stati Uniti)
Centro Sismico Russo
Queste organizzazioni stanno analizzando i dati sismici per comprendere l’evoluzione della sequenza e valutare il potenziale rischio futuro. L’ipotesi condivisa tra molti sismologi è che il sisma da 8.8 abbia alterato l’equilibrio tettonico della faglia coinvolta, aumentando temporaneamente la probabilità di nuove scosse di media o forte intensità.
La risposta della popolazione e delle autorità
La popolazione locale, già provata dal forte terremoto di ieri, sta affrontando una situazione di grande incertezza. Le scuole e gli edifici pubblici nelle aree più esposte sono stati temporaneamente chiusi, e numerosi cittadini hanno preferito trascorrere la notte all’aperto o in zone più sicure nell’entroterra.
Le autorità regionali hanno allestito centri di emergenza per ospitare coloro che sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni, mentre squadre di volontari e operatori sanitari offrono supporto logistico e psicologico alla popolazione.