Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha lanciato un monito via social: “Teheran tremerà”. Il ministro della Difesa Israel Katz ha ordinato nuovi raid aerei “contro il cuore del regime iraniano”.
Accuse e smentite: la verità sul cessate il fuoco
La tv iraniana smentisce le accuse di violazione del cessate il fuoco, definendole propaganda israeliana. Le Forze armate di Teheran dichiarano che “Israele ha attaccato per primo in tre fasi prima delle 9 di mattina”.
Mosca e altri mediatori internazionali come Qatar e Bahrein esprimono preoccupazione, ma lasciano aperto uno spiraglio per nuovi negoziati. Il premier del Qatar ha confermato colloqui indiretti tra Hamas e Israele per evitare un allargamento del conflitto a Gaza.
Il rischio nucleare e l’ombra dell’apocalisse
Nel caos, emergono nuovi timori: l’Iran sta tentando di ripristinare le attività del suo programma nucleare dopo i bombardamenti americani. L’Agenzia per l’Energia Atomica iraniana parla di un piano urgente per “riparare e riavviare la produzione”.
Il vicepresidente USA J.D. Vance ha affermato che “l’Iran non può più costruire un’arma nucleare”, ma ha anche avvertito che Washington manterrà un alto livello di allerta per difendere i suoi alleati nella regione.
Trump: “La tregua durerà per sempre”. Ma ci crede solo lui?
In una recente intervista a NBC News, Trump ha dichiarato: “La guerra tra Israele e Iran è finita per sempre”. Una promessa che sa più di propaganda che di realismo, viste le continue violazioni del cessate il fuoco da entrambe le parti.
Il futuro della pace in Medio Oriente sembra più incerto che mai, e le parole di Trump – tra rabbia e ottimismo – rischiano di restare solo un’illusione diplomatica. La realtà, oggi, è quella di un conflitto che continua a mietere vittime.