Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007 a Garlasco, continua a suscitare interesse e nuove indagini.
Recentemente, l’attenzione si è concentrata su Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, Marco Poggi. Un’intercettazione ambientale del 2017 ha riacceso i riflettori su di lui, sollevando interrogativi e dubbi.
L’intercettazione del 2017: parole che fanno discutere
Nel 2017, durante una conversazione registrata in auto, Andrea Sempio ha espresso preoccupazione per il suicidio di un amico d’infanzia, Michele, avvenuto l’anno precedente. Le sue parole, “Michele si è impiccato, perché si è impiccato? Che tutte le ca**ate le abbiamo fatte insieme dai zero ai diciotto anni…”, hanno sollevato interrogativi su possibili legami tra il suicidio di Michele e l’omicidio di Chiara Poggi. Tuttavia, non ci sono prove concrete che colleghino i due eventi.
Il DNA sotto le unghie di Chiara: una prova controversa
Uno degli elementi chiave che ha portato alla riapertura delle indagini su Andrea Sempio è la presenza del suo DNA sotto le unghie di Chiara Poggi. Sempio ha spiegato che frequentava spesso la casa dei Poggi per giocare ai videogiochi con Marco, utilizzando il computer e la tastiera, il che potrebbe giustificare la presenza del suo DNA. Tuttavia, gli inquirenti ritengono improbabile che tracce così specifiche possano derivare da un contatto indiretto, soprattutto considerando che Chiara non utilizzava il computer da alcuni giorni prima del delitto .