giovedì, Agosto 14

“Hanno occupato il partito!”, Meloni sconvolta. Chi è stato?

Dopo ore di tensione, nel primo pomeriggio è arrivata la dichiarazione che ha sancito il risultato della giornata. Con cori e applausi, i militanti hanno annunciato: “La sede è saldamente nelle nostre mani”.

Un messaggio che ha fatto rapidamente il giro dei social, accompagnato da foto e video della rioccupazione. Per i protagonisti, non si è trattato di un atto di ribellione contro la legge, ma di una “difesa legittima” di un patrimonio politico e identitario che considerano parte della loro storia.

Via Sommacampagna: un simbolo della destra romana

L’indirizzo via Sommacampagna 29 non è un semplice punto su una cartina. È un luogo carico di significato per l’intero mondo della destra italiana.

Come ha ricordato Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e figura storica della destra sociale, tra quelle mura sono nate e cresciute realtà come Fronte della Gioventù, Radio Alternativa, Fare Fronte e la stessa Gioventù Nazionale. Nel corso dei decenni, questo spazio ha ospitato dibattiti, riunioni, eventi culturali e momenti decisivi per la formazione di una generazione di politici e militanti.

Per molti, togliere quella sede ai giovani significherebbe recidere un legame con le origini e disperdere un patrimonio di esperienze e valori costruito nel tempo.

Le radici del conflitto: un accordo mai realmente chiuso

La vicenda affonda le sue radici in una decisione presa otto anni fa, quando parte della sede venne concessa alla federazione romana del partito. L’intesa prevedeva che la permanenza fosse temporanea, in attesa che la federazione trovasse una nuova collocazione.

Col passare degli anni, però, la convivenza si è rivelata difficile. Le frizioni sono aumentate fino a sfociare in una vera e propria rottura, culminata nella notte tra il 12 e il 13 agosto, quando sarebbero state cambiate le serrature senza preavviso.

I giovani militanti hanno interpretato quell’atto come un tentativo di esproprio forzato e hanno reagito immediatamente, organizzando la rioccupazione nel giro di poche ore.

Accuse di occupazione e difesa dell’identità politica

La Fondazione Alleanza Nazionale ha accusato il gruppo di occupazione abusiva. I ragazzi, dal canto loro, respingono ogni addebito e parlano di un’azione necessaria per proteggere la memoria storica e politica di quella sede.

Secondo la loro versione, via Sommacampagna non è solo un bene materiale, ma un “luogo identitario” che ha formato centinaia di giovani e che deve rimanere a disposizione delle nuove generazioni di militanti.

Una spaccatura interna a Fratelli d’Italia

Questa vicenda mette in evidenza anche le tensioni interne a Fratelli d’Italia a Roma. Nel 2022, Marco Perissa, attuale leader romano, aveva preso il posto di Fabio Rampelli alla guida di Gioventù Nazionale. Da allora, le dinamiche interne si sono fatte sempre più complesse, con rivalità e contrapposizioni tra correnti.

L’azione dei militanti è stata letta da molti come una rivincita della corrente dei Gabbiani, legata storicamente proprio a Rampelli. Il fatto che la rioccupazione sia avvenuta in maniera compatta e organizzata indica che la frattura all’interno del partito non è un episodio isolato, ma parte di una tensione politica più ampia.

Le reazioni dei protagonisti

Sul fronte istituzionale e politico, le reazioni non si sono fatte attendere. Francesco Todde, presidente di Gioventù Nazionale, ha cercato di smorzare i toni, parlando di “incomprensione comunicativa” e auspicando una soluzione condivisa.

Andrea Catalini, leader dei Giovani Universitari, ha invece confermato che l’azione è stata una mobilitazione rapida, nata dalla necessità di reagire a un’azione percepita come un atto di forza.

Dalla parte opposta, la Fondazione Alleanza Nazionale ha ribadito di voler rientrare in possesso dei locali, considerandoli parte del proprio patrimonio.

Un caso che avrà conseguenze politiche

Quello che è accaduto il 13 agosto non è solo un episodio di cronaca interna ai movimenti giovanili. È un segnale che all’interno di Fratelli d’Italia e dell’area della destra romana ci sono fratture profonde, che rischiano di influenzare equilibri e rapporti di forza.

Il futuro della sede di via Sommacampagna rimane incerto: da una parte i giovani militanti pronti a difenderla, dall’altra una fondazione determinata a far valere i propri diritti lega

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