Omicidio di Garlasco, emergono nuovi dettagli su Andrea Sempio: impronta compatibile e messaggi inquietanti
Riapertura clamorosa del caso Chiara Poggi: nuove prove sul ruolo di Sempio
Il caso di Garlasco, uno degli omicidi più discussi degli ultimi vent’anni in Italia, potrebbe conoscere presto una svolta decisiva. La Procura di Pavia ha ordinato una nuova perizia che punta i riflettori su Andrea Sempio, amico stretto della vittima Chiara Poggi. Una traccia dimenticata nel tempo è tornata al centro dell’attenzione, con implicazioni potenzialmente sconvolgenti.
L’indagine è stata riaperta dopo un lungo periodo di stallo e si concentra ora su elementi tecnici e indizi lasciati sulla scena del crimine. Tra questi, spiccano una misteriosa impronta trovata vicino al corpo di Chiara e dei fogli scritti a mano con frasi che destano forte inquietudine.
La perizia sulla nuova impronta: 15 punti di corrispondenza con Sempio
Una delle novità più rilevanti è legata alla comparazione di un’impronta rilevata nel 2007, ma inizialmente considerata inutilizzabile perché priva di creste papillari leggibili. Quella traccia, trovata con l’ausilio di una lampada UV nei pressi del corpo di Chiara, all’epoca non aveva condotto a nessuna identificazione.
Nel 2020, su richiesta della difesa di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio, l’impronta è stata rivalutata. I risultati della nuova analisi, ora presentati dalla Procura, evidenziano 15 punti di compatibilità con l’impronta di Andrea Sempio. Una cifra superiore ai 12 punti richiesti per una compatibilità giudiziariamente rilevante.
Secondo gli esperti forensi, l’impronta sarebbe stata lasciata prima che il corpo della giovane cadesse sulle scale, il che la colloca in un momento molto vicino all’aggressione.
I biglietti scritti a mano: “Ho fatto cose terribili”
Un altro elemento che ha contribuito alla riapertura delle indagini riguarda una serie di fogli manoscritti rinvenuti tra i rifiuti. Il materiale, raccolto dai carabinieri di Milano durante l’inchiesta parallela, è ora al vaglio della Procura. Si tratterebbe di appunti attribuibili proprio ad Andrea Sempio.
Secondo quanto riportato da Open e Corriere della Sera, alcuni di questi scritti farebbero riferimento a fatti «inimmaginabili», mentre uno in particolare contiene la frase agghiacciante: “Ho fatto cose talmente brutte che nessuno può immaginare”.
Il contenuto dei biglietti è attualmente oggetto di analisi da parte del Reparto Analisi Criminologiche dei carabinieri a Roma. Anche se non rappresentano una prova definitiva, potrebbero rafforzare il quadro indiziario e delineare meglio la personalità e le eventuali fragilità psicologiche dell’indagato.
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