- Fratelli d’Italia guadagna lo 0,3% e si porta al 30,5%, consolidando il primato.
- Partito Democratico cresce dello 0,2% e raggiunge il 22,1%.
- Movimento 5 Stelle sale al 13,7%, in aumento dello 0,2%.
- Lega stabile al 9%, Forza Italia ferma all’8%.
- Verdi e Sinistra calano al 6,5%.
- Più indietro Azione (3,1%), Italia Viva (2,2%) e +Europa (1,9%).
Un test politico nazionale
Il voto marchigiano rappresentava il principale banco di prova per il campo largo guidato da Elly Schlein e Giuseppe Conte. La sconfitta netta nelle Marche, unita al calo di affluenza, conferma le difficoltà del centrosinistra a imporsi in un contesto competitivo e mette in discussione la capacità della segretaria Pd di rilanciare la coalizione a livello nazionale.
Per Giorgia Meloni, invece, la riconferma di Acquaroli e il rafforzamento nei sondaggi segnano l’ennesima prova di tenuta dopo due anni di governo. La premier può così guardare con maggiore fiducia ai prossimi appuntamenti elettorali, forte di un consenso che rimane sopra il 30%.
Prospettive future
Nei prossimi mesi le urne torneranno protagoniste in Calabria, Toscana, Campania, Veneto e Puglia. Se il centrodestra riuscirà a replicare il successo marchigiano, la sua egemonia politica nazionale ne uscirà ulteriormente consolidata. Per il centrosinistra sarà invece cruciale rivedere strategie e alleanze per evitare nuove sconfitte in serie.