Le sue parole hanno messo in luce l’importanza di mantenere aperti i mercati internazionali per tutelare le tradizioni agricole e alimentari che fanno parte dell’eccellenza del Made in Italy.
Il Rischio di Protezionismi e Chiusura dei Mercati
Mattarella ha sottolineato che una serie di “nuove nubi” sembra profilarsi all’orizzonte, con politiche protezionistiche prive di una giustificazione razionale, che potrebbero portare a una chiusura dei mercati. Questo scenario, ha avvertito il Presidente, sarebbe dannoso per i settori che rappresentano l’eccellenza italiana, come quello dell’olio e del vino, veri e propri ambasciatori della cultura alimentare italiana nel mondo.
Il rischio maggiore di tali politiche è quello di danneggiare quei comparti produttivi che, per secoli, hanno rappresentato uno dei punti di forza dell’economia italiana. Il Presidente ha sottolineato che limitare l’esportazione dei prodotti italiani e concentrarsi esclusivamente sulla produzione per il consumo interno riporterebbe l’Italia a un modello agricolo che ricorderebbe quello dei primi anni del Novecento, quando l’autarchia era la norma. Questo approccio, oltre a essere anacronistico, rischia di minare il futuro delle imprese agricole moderne, che sono da sempre orientate a conquistare nuovi mercati internazionali.
L’Importanza dell’Export per l’Economia Italiana
Nel suo intervento, Mattarella ha riconosciuto la legittima preoccupazione delle associazioni dei produttori italiani, che temono che il blocco o il rallentamento delle esportazioni possa compromettere le loro attività e minare la competitività delle imprese agricole italiane. I settori del vino e dell’olio, infatti, sono tra i principali protagonisti dell’export italiano, e una restrizione del commercio potrebbe avere effetti devastanti su queste filiere produttive.
In particolare, il Presidente ha fatto riferimento al fenomeno del cosiddetto “italian sounding”, che rappresenta un altro rischio per le eccellenze italiane. Questo termine si riferisce a prodotti che, pur non essendo italiani, sfruttano l’immagine e il nome dell’Italia per attirare i consumatori, spesso con qualità inferiori rispetto ai veri prodotti Made in Italy. Le politiche protezionistiche, secondo Mattarella, darebbero ulteriore impulso a questa distorsione del mercato, indebolendo il posizionamento del nostro Paese all’estero e confondendo i consumatori.
Il Rilevante Ruolo del Commercio Internazionale
Mattarella ha ribadito che il commercio internazionale non solo sostiene l’economia italiana, ma svolge anche un ruolo cruciale nella costruzione di un mondo più pacifico e stabile. Secondo il Presidente, la cooperazione tra le nazioni attraverso il commercio e l’interdipendenza economica è uno degli elementi fondamentali per garantire la pace e la prosperità globale. La storia, ha ricordato, ha insegnato che la contrapposizione tra mercati e politiche di chiusura ha sempre portato a conflitti più gravi, mentre i mercati aperti hanno favorito la nascita di alleanze e collaborazioni in grado di prevenire guerre e tensioni internazionali.
L’analisi di Mattarella riflette una visione di lungo periodo, che guarda al commercio come a un elemento di crescita reciproca e di rispetto tra i popoli, in grado di creare legami più forti e collaborativi. L’apertura dei mercati, quindi, non è solo una scelta economica, ma una scelta politica che contribuisce alla costruzione di un ordine internazionale più pacifico.
Il Vino e l’Olio come Simboli della Cultura Italiana
Il Forum della Cultura dell’Olio e del Vino, evento durante il quale il Presidente ha pronunciato il suo discorso, ha visto la partecipazione di numerosi esperti e produttori del settore agroalimentare italiano. Questi settori sono da sempre strettamente legati alla tradizione e alla cultura del nostro Paese, e rappresentano un simbolo di qualità e di impegno verso la sostenibilità. La produzione di olio e vino in Italia è una storia che affonda le radici nei secoli, e i prodotti derivati da queste filiere sono conosciuti in tutto il mondo per la loro qualità superiore.
Nel corso del Forum, Mattarella ha avuto l’opportunità di sottolineare il legame profondo tra la cultura gastronomica italiana e il suo impatto positivo sull’economia nazionale. La protezione delle tradizioni agroalimentari italiane, quindi, non è solo una questione economica, ma anche culturale. Le eccellenze come l’olio d’oliva e il vino sono infatti espressioni di un’identità che va difesa e promossa a livello globale.
L’Importanza di Combattere la Concorrenza Sleale
Un altro punto saliente del discorso di Mattarella è stato il richiamo alla necessità di contrastare la concorrenza sleale che minaccia i prodotti italiani. Il fenomeno dell’italian sounding, come già accennato, è un esempio di come altri Paesi possano sfruttare l’immagine dell’Italia per immettere sul mercato prodotti di bassa qualità, ma con una etichetta che richiama il nostro Paese. Questo danneggia non solo l’economia italiana, ma anche i consumatori, che rischiano di essere ingannati.
Le istituzioni italiane, quindi, devono continuare a lavorare per tutelare l’autenticità dei prodotti e difendere la reputazione del Made in Italy a livello globale. L’adozione di politiche protezionistiche rischierebbe di allontanare l’Italia dai mercati internazionali, ma non fermerebbe la diffusione di imitazioni di bassa qualità. Al contrario, la protezione delle filiere produttive italiane deve passare attraverso il rafforzamento delle normative di tutela e attraverso l’educazione dei consumatori.