Il giorno dell’infarto
La mattina dell’infarto, Nikki si è svegliata con sintomi più marcati: oltre al solito dolore alla spalla, la nausea era più intensa e persistente. Ha cercato di ignorare il malessere, ha bevuto il suo caffè e si è seduta a fare colazione. Ma questa volta, qualcosa era diverso. Ha iniziato a percepire una sensazione di oppressione al petto e il dolore ha cominciato a irradiarsi lungo il braccio.
A quel punto, ha deciso di ascoltare il suo corpo e ha comunicato al marito che non sarebbe andata al lavoro, poiché non si sentiva bene. Nella speranza di alleviare il disagio, ha pensato di farsi una doccia, ma il malessere persisteva. Fortunatamente, aveva già in programma un appuntamento dal medico per un altro motivo, quindi ha deciso di parlargli anche di questi nuovi sintomi.
Il consiglio del medico e l’aggravarsi della situazione
Quando ha spiegato al medico cosa stava accadendo, lui le ha suggerito di recarsi immediatamente al pronto soccorso nel caso in cui i sintomi si fossero ripresentati. Tuttavia, dato che in quel momento non avvertiva più fastidi particolari, non sembrava necessario un intervento urgente. Nikki è quindi rimasta in ospedale per completare la visita già programmata.
Poco dopo, però, i sintomi sono tornati con maggiore intensità. Questa volta, i segnali erano quelli più tipici di un infarto: un dolore improvviso e acuto al petto, accompagnato da una forte sensazione di oppressione e un fastidio crescente al braccio. Poiché si trovava ancora in ospedale, ha subito richiesto assistenza medica.
La diagnosi: infarto causato da fattori multipli
Dopo una serie di esami approfonditi, i medici hanno scoperto che Nikki aveva avuto un infarto. La causa non era un solo fattore, ma una combinazione di elementi: la perimenopausa, che può influenzare il sistema cardiovascolare, e una recente malattia che aveva probabilmente indebolito il suo organismo. Questo evento ha sconvolto la donna, che fino a quel momento si considerava in buona salute e non aveva mai avuto problemi cardiaci.
Un messaggio di consapevolezza e prevenzione
La vicenda di Nikki rappresenta un’importante lezione per tutti: i sintomi di un infarto possono essere molto diversi da quelli che comunemente si immaginano. Se nella maggior parte dei casi si pensa a un dolore toracico improvviso e intenso, esistono anche segnali più sottili e insidiosi, come dolore alla spalla, nausea o un generico senso di malessere. È fondamentale non sottovalutare questi campanelli d’allarme e, in caso di dubbio, rivolgersi immediatamente a un medico.
Oggi, Nikki ha deciso di raccontare la sua esperienza attraverso i social, pubblicando un video su TikTok direttamente dall’ospedale. Nel filmato, la donna sottolinea quanto sia importante riconoscere i sintomi e non ignorarli. “Due giorni fa ho avuto un infarto a 46 anni. Non ho mai avuto problemi di salute, non ho una storia clinica pregressa e non ho ricevuto vaccini per il Covid. Questi sono stati i miei sintomi, ma non significa che saranno gli stessi per tutti”, racconta nel video.
L’importanza della prevenzione
L’infarto può colpire chiunque, anche chi non presenta fattori di rischio evidenti. Per questo motivo, è essenziale adottare uno stile di vita sano per ridurre il rischio di problemi cardiaci. Alcuni accorgimenti utili includono:
Seguire un’alimentazione equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e povera di grassi saturi.
Fare attività fisica regolare, come camminare, nuotare o praticare yoga.
Evitare il fumo e limitare il consumo di alcol, due fattori che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari.
Monitorare la pressione sanguigna e i livelli di colesterolo, specialmente con l’avanzare dell’età.
Ascoltare il proprio corpo e non ignorare sintomi anche apparentemente banali.