Dopo la detonazione, residenti riferiscono di boati avvertiti nei giorni precedenti nell’area del parco antistante la villetta (27 settembre, 4 ottobre e una data più recente), ipotizzando “prove” per misurare tempi di intervento.
Un automobilista avrebbe notato un uomo vestito di scuro e incappucciato attraversare la strada verso un boschetto poco prima dell’esplosione. Queste testimonianze sono al vaglio e richiedono riscontri oggettivi.
Il quadro investigativo
Il procedimento è iscritto come danneggiamento aggravato con metodo mafioso ed è coordinato dalla DDA di Roma. Operano i carabinieri del Nucleo investigativo di Frascati, insieme agli artificieri e alla polizia scientifica. Saranno determinanti l’analisi della sostanza esplosiva, i tracciati video e i possibili pattern con altri ordigni artigianali usati sul litorale negli ultimi mesi.
Le prossime mosse
Gli inquirenti incroceranno tabulati, telecamere su arterie di accesso e testimonianze, oltre a possibili banche dati su componenti reperibili. Resta alta la cautela su piste e moventi: le conclusioni arriveranno solo al termine delle analisi tecniche e dei riscontri territoriali. Intanto, famiglia e residenti sono accompagnati dai carabinieri per esigenze di sicurezza.