venerdì, Settembre 20

Inter colpita dal lutto, una brutta notizia per il calcio mondiale

Il talento di Maschio non passò inosservato, e presto arrivò l’opportunità di giocare in Europa. Fu così che approdò in Italia, dove iniziò la sua avventura calcistica con il Bologna. Qui, Maschio continuò a dimostrare il suo valore come mezzala, ruolo in cui si distinse per la sua combinazione di forza fisica e velocità, qualità che lo rendevano un elemento prezioso per qualsiasi squadra.

Gli “Angeli Dalla Faccia Sporca”: Una Generazione di Campioni

Il nome di Humberto Maschio è indissolubilmente legato a quello degli “Angeli Dalla Faccia Sporca”, il trio composto da lui stesso, Omar Sivori e Antonio Angelillo. Questo soprannome fu loro attribuito non solo per la grinta e l’impegno che mettevano in campo, ma anche per il loro stile di gioco, caratterizzato da grande classe e una spiccata capacità di segnare gol decisivi. I tre calciatori divennero famosi a livello internazionale dopo aver guidato l’Argentina alla vittoria nel Campeonato Sudamericano de Futbol, l’odierna Copa America. Questo successo aprì loro le porte del calcio europeo, dove tutti e tre lasciarono un segno indelebile.

Il Passaggio in Italia e l’Esperienza con l’Inter

Dopo aver vestito la maglia del Bologna, Maschio si trasferì all’Atalanta, dove riuscì a ritrovare la forma migliore. Le sue prestazioni attirarono l’attenzione dell’Inter, allenata all’epoca da Helenio Herrera. Nel 1962, Maschio fu ingaggiato dai nerazzurri, ma il suo inizio di stagione non fu all’altezza delle aspettative. Le prestazioni altalenanti lo relegarono in panchina, con il giovane Sandro Mazzola che gli tolse il posto da titolare. Nonostante il suo limitato contributo sul campo, Maschio vinse lo Scudetto con l’Inter, il primo di quella che sarebbe diventata la leggendaria “Grande Inter”.

Il Contributo alla Fiorentina e il Ritorno in Argentina

Dopo l’esperienza con l’Inter, Maschio si trasferì alla Fiorentina, dove ritrovò continuità e successo. Con i viola, vinse la Coppa Italia nella stagione 1965-1966, un trofeo che segnò l’apice della sua carriera italiana. Dopo questa vittoria, Maschio decise di fare ritorno in Argentina, dove si unì nuovamente al Racing Club. Con la squadra argentina, conquistò altri due trofei prestigiosi: la Copa Libertadores e la Coppa Intercontinentale nel 1967, chiudendo così la sua carriera da calciatore con una serie di successi straordinari.

Una Vita da Leggenda: Il Ricordo di Humberto Maschio

Humberto Maschio non fu solo un grande calciatore, ma anche un uomo di grande carisma e personalità. Dopo essere stato naturalizzato italiano, fece il suo debutto con la maglia azzurra il 5 maggio 1962, in una partita amichevole contro la Francia. Lo stesso anno, fu convocato per rappresentare l’Italia ai Mondiali in Cile. Durante il torneo, fu protagonista di uno degli episodi più controversi della storia del calcio, la famosa “Battaglia di Santiago”. In quella partita contro il Cile, Maschio subì la frattura del setto nasale a causa di un pugno ricevuto da Leonel Sánchez, un evento che rimase impresso nella memoria collettiva del calcio mondiale.

Nonostante i momenti difficili, Maschio è sempre stato ricordato come un campione vero, un simbolo del calcio sudamericano e italiano. La sua scomparsa ha scosso profondamente il mondo del calcio, e molti club e tifosi hanno voluto rendere omaggio a questa leggenda del pallone..

L’Ultimo Saluto e l’Eredità di Humberto Maschio

Il Racing Club di Avellaneda, squadra con cui Maschio ha iniziato e concluso la sua carriera, ha espresso il suo cordoglio con un messaggio toccante: “Con profondo dolore annunciamo la scomparsa di Humberto Maschio, campione del calcio argentino, americano e mondiale con la nostra maglia. Coloro che lasciano il segno non si dimenticano mai… Sarai sempre nei nostri cuori, caro Bocha!”. Questo tributo riflette l’amore e il rispetto che Maschio ha guadagnato nel corso della sua carriera, non solo come calciatore, ma anche come uomo..

Humberto Maschio ha lasciato un’eredità che va oltre i trofei e le vittorie. La sua passione per il calcio, la dedizione in campo e il suo spirito combattivo lo hanno reso un esempio per le generazioni future. La sua storia continuerà a ispirare giovani calciatori e a vivere nei cuori di chi ha avuto la fortuna di vederlo giocare.

Con la sua scomparsa, il calcio mondiale perde uno dei suoi protagonisti più illustri, ma il ricordo di Humberto Maschio rimarrà vivo per sempre, simbolo di un’epoca d’oro del calcio, in cui talento e passione si univano per creare leggende indimenticabili.

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