Altri terremoti registrati oggi, 12 aprile 2025
Quella di Montieri non è stata l’unica scossa registrata oggi in Italia. Durante le prime ore del mattino, esattamente alle 02:11, un altro evento sismico ha interessato il territorio nazionale. Si è trattato di un terremoto di magnitudo 2.0, localizzato a Castelmezzano, in provincia di Potenza. L’ipocentro è stato individuato a una profondità di 21 chilometri. Anche in questo caso, non si segnalano danni o effetti percepibili.
Poco più tardi, alle 07:50, un’altra scossa ha colpito il Golfo di Manfredonia, nella zona costiera della provincia di Foggia. La magnitudo, anche in questo caso, è stata di 2.0 con un ipocentro a 23 chilometri di profondità. L’epicentro è stato individuato 24 km a est di Manfredonia, 28 km da Barletta e 37 km a nord-ovest di Trani. Anche questo terremoto non è stato percepito dalla popolazione.
La situazione sismica di ieri, 11 aprile 2025
Nella giornata precedente, venerdì 11 aprile 2025, l’INGV ha rilevato cinque scosse di terremoto con magnitudo superiore a 2.0. Il fenomeno più intenso è stato registrato nel Golfo di Policastro alle 23:36, con ipocentro molto profondo, a 270 chilometri. Nonostante l’alta profondità, l’evento è stato significativo per gli studi sismologici, anche se non ha prodotto conseguenze tangibili.
Un’altra scossa si è verificata a Capitignano, in provincia dell’Aquila, alle 01:46, con una magnitudo di 2.0 e un ipocentro a 14 km. Successivamente, alle 16:13, un terremoto di magnitudo 2.3 è stato registrato a Celano, sempre nella provincia dell’Aquila, con una profondità di 15 km.
Infine, una scossa di magnitudo 2.2 è stata segnalata alle 22:55 nella zona dei Campi Flegrei, una delle aree più sorvegliate d’Italia per via del suo complesso vulcanico e del rischio associato alla sua attività geotermica.
Considerazioni sulla frequenza e l’importanza del monitoraggio sismico
L’Italia è uno dei paesi europei con la più alta attività sismica, a causa della sua particolare posizione geologica. Il territorio nazionale è infatti attraversato da numerose faglie, soprattutto lungo l’Appennino e nelle regioni meridionali. Per questo motivo, il costante monitoraggio dell’INGV rappresenta uno strumento fondamentale per la prevenzione e la sicurezza dei cittadini.
Anche scosse di lieve entità, come quelle registrate in questi giorni, forniscono dati preziosi per comprendere meglio le dinamiche geologiche del nostro territorio e per affinare i modelli previsionali.