lunedì, Maggio 26

Garlasco, scomparso il reperto con l’impronta di Sempio: la prova che poteva cambiare tutto

Il mistero dell’impronta 33: il reperto chiave è scomparso

Il caso Garlasco si arricchisce di un nuovo, inquietante capitolo. Secondo quanto rivelato da Il Messaggero, il pezzo di intonaco con l’impronta del palmo della mano di Andrea Sempio – potenziale prova regina nell’omicidio di Chiara Poggi – risulta introvabile.

 

La traccia, denominata “papillare 33”, era stata prelevata nel 2007 dai carabinieri del RIS di Parma sulla scala della casa di Chiara, ma oggi sembrerebbe sparita dagli archivi.

Una prova che poteva essere decisiva

Il reperto, conservato per anni come parte dell’indagine originale, avrebbe potuto fornire nuovi elementi grazie a moderne tecniche scientifiche: dalla ricerca di DNA a eventuali residui biologici. Ma ora, senza quel frammento di parete, tutto potrebbe restare senza risposte. Come successo nel caso della strage di Erba, anche qui si sospetta la distruzione del materiale in concomitanza con la chiusura del processo originario.

Il ruolo dell’incidente probatorio

Gli investigatori puntano ora sull’incidente probatorio previsto per il 17 giugno, quando si esamineranno altri reperti mai analizzati o rivalutati con nuovi metodi. L’ipotesi che l’impronta 33 possa contenere tracce biologiche è ancora viva, ma serve materiale fisico per confermarlo, e quel materiale potrebbe essere stato distrutto per sempre.

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