venerdì, Luglio 18

Legittima difesa, la proposta di FdI: cosa cambia

Nuove Regole per la Legittima Difesa: Il Disegno di Legge di Fratelli d’Italia

 

Il panorama normativo italiano in materia di legittima difesa potrebbe presto subire un’ulteriore trasformazione. Dopo la riforma introdotta nel 2019 dal primo governo Conte, che ha rafforzato le garanzie per chi si difende in situazioni di pericolo, è ora in discussione una nuova proposta di legge promossa da Fratelli d’Italia. L’obiettivo? Limitare, o addirittura eliminare, il diritto al risarcimento e all’indennizzo per chi, durante un’aggressione o una rapina, subisce danni nel tentativo di compiere un atto criminale.

Questa nuova iniziativa legislativa si inserisce in un contesto delicato e dibattuto, dove il confine tra difesa legittima e reazione eccessiva continua a sollevare interrogativi sia etici che giuridici. Vediamo nel dettaglio cosa prevede il disegno di legge, quali sono le sue motivazioni, e cosa cambierebbe rispetto alla normativa attuale.

Il Contesto Normativo: La Legge del 2019 e le Tutele per Chi si Difende

La riforma del 2019 aveva introdotto modifiche significative nell’ambito penale, rendendo più difficile per il sistema giudiziario configurare l’eccesso colposo nella legittima difesa. In altre parole, chi reagisce a un’aggressione, anche in modo sproporzionato, gode oggi di maggiori tutele rispetto al passato. Tuttavia, la legge del 2019 non ha eliminato completamente il diritto al risarcimento per l’aggressore o i suoi familiari, nei casi in cui la reazione difensiva abbia causato lesioni gravi o la morte.

Un commerciante, ad esempio, che venga aggredito da ladri e risponda con un’arma da fuoco, può essere condannato a risarcire le spese mediche o altri danni alla persona colpita, se si dimostra che la reazione è andata oltre i limiti consentiti dalla legge. È proprio su questo punto che Fratelli d’Italia intende intervenire con una proposta di legge che modifica la responsabilità civile nei casi di legittima difesa.

La Proposta di Legge: Stop ai Risarcimenti per gli Aggressori

Nel testo del disegno di legge – visionato anche da alcuni organi di stampa – si legge chiaramente la motivazione principale dell’intervento: «Non può essere riconosciuto un risarcimento o un’indennità alla persona che ha messo in pericolo l’incolumità altrui attraverso una condotta violenta o gravemente intimidatoria». Il messaggio, dunque, è diretto: chi commette atti di violenza non deve potersi rivalere economicamente sulla persona che ha reagito per difendersi.

L’articolato prevede che anche nei casi in cui la difesa sia stata eccessiva ma non dolosa (cioè colposa), il risarcimento debba comunque essere ridotto secondo il principio del “concorso di colpa”. Inoltre, qualora l’autore del danno – l’aggressore – abbia agito in modo consapevole con violenza fisica o minacce gravi (incluso l’uso di armi), il risarcimento non sarà affatto dovuto. Le stesse regole si applicherebbero anche per l’indennità, che sarebbe esclusa nelle medesime circostanze.

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