Putin ha ribadito la linea russa secondo cui il conflitto in Ucraina è “colpa diretta delle politiche occidentali”, accusando i Paesi della NATO di aver ignorato per anni le richieste di sicurezza di Mosca e di aver “creato una testa di ponte antirussa in Ucraina”. Il presidente russo ha sottolineato che, per raggiungere la pace, serve una soluzione a lungo termine che includa “il riconoscimento delle nuove realtà territoriali”.
Macron chiede una tregua immediata
Il presidente francese ha ribadito il “sostegno incrollabile” della Francia all’integrità territoriale dell’Ucraina e ha lanciato un appello diretto a Putin affinché si impegni per una tregua immediata. Macron ha chiesto di “avviare negoziati seri” tra Russia e Ucraina per arrivare a una soluzione duratura e stabile del conflitto.
Il contesto: accuse recenti da parte di Lavrov
Solo due giorni prima della telefonata, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov aveva attaccato duramente Macron e Scholz, affermando che i leader europei “hanno perso il senno” e accusandoli di voler ricreare un impero europeo che domini anche la Russia. Le dichiarazioni hanno reso ancora più sorprendente la riapertura del canale diretto tra Mosca e Parigi.
Un dialogo fragile ma necessario
Nonostante le divergenze evidenti, il contatto tra i due leader segna una possibile apertura diplomatica. Il ritorno al dialogo non implica un immediato cambio di rotta, ma suggerisce che, dietro le quinte, si lavora ancora per evitare un’escalation incontrollata e per mantenere vivo uno spazio di confronto, per quanto sottile.