Nel libro, Giordano accusa le grandi famiglie italiane – dagli Agnelli ai Benetton, dai Del Vecchio ai De Benedetti – di gestire imperi economici all’insegna di avidità e sprechi. «Paperoni ricchi di soldi ma poveri di tutto il resto», scrive.
Le reazioni social: accuse, sostegno e ironia
Il post ha generato migliaia di interazioni. Ecco una selezione di alcuni commenti apparsi sul social di proprietà di Elon Musk:
- @GaldiNicola: «Vanno chiuse queste librerie»
- @Auraforever78: «Più Inquisizione che libertà di pensiero»
- @WalterWhiteNH: «Le librerie sono gestite da persone intelligenti, non sei a Rete4»
- @DrBettMD_DDS: «Esempio di censura fascista!»
- @lfoschi: «Retequattrismo puro: vittimismo e piagnisteo»
- @GallettaRebecca: «Segnaliamoli pubblicamente»
- @220274: «Io l’ho comprato appena uscito, caro Mario»
- @Lucrezia_sxx: «Dalle mie parti la carta igienica la usiamo…»
- @MarcoEffe74: «Chiedi alle forze dell’ordine di mandare agenti in borghese per controlli»
Boicottaggio o libertà di scelta?
La questione divide. C’è chi parla di censura e chi difende la libertà delle librerie di scegliere cosa esporre. Alcuni ipotizzano un boicottaggio organizzato, altri pensano a semplice disinteresse editoriale. Intanto, “Dynasty” continua a essere acquistabile online e in molte catene.
La posizione degli editori
Rizzoli, editore del libro, non ha ancora commentato ufficialmente la polemica. Ma è evidente che il caso sta generando un effetto virale, con conseguente impatto sulle vendite – probabilmente positivo.