martedì, Settembre 9

Meloni infuriata: “Denuncio tutti, ora basta”

Meloni non era presente a Flushing Meadows per la finale tra Sinner e Alcaraz, dove invece a rappresentare l’Italia c’era la ministra del Turismo Daniela Santanchè. In questo modo – sottolinea Palazzo Chigi – la presenza istituzionale del governo italiano all’evento sportivo è stata garantita, evitando vuoti di rappresentanza.

La finale degli US Open: trionfo di Alcaraz

La polemica politica si è intrecciata con uno degli appuntamenti sportivi più seguiti dell’anno. La finale tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz ha scritto un nuovo capitolo della rivalità che sta segnando la storia del tennis. In un match di altissimo livello, il murciano si è imposto in quattro set (6-2, 3-6, 6-1, 6-4), conquistando il suo sesto titolo Slam e tornando numero 1 del ranking ATP dopo 454 giorni di dominio dell’azzurro.

Sinner, dopo il trionfo a Wimbledon, non è riuscito a confermarsi sul cemento americano. Alcaraz, preparato nei minimi dettagli dal coach Juan Carlos Ferrero, ha mostrato maggiore varietà e lucidità nei momenti chiave. Jannik, dal canto suo, ha ammesso la necessità di lavorare su alcuni aspetti del proprio gioco, in particolare servizio e varietà di colpi, per continuare a crescere ai massimi livelli.

Prossimi obiettivi per Sinner

Il team tecnico di Sinner, guidato da Simone Vagnozzi e Darren Cahill, è già al lavoro per introdurre nuove soluzioni tattiche: dallo sviluppo della volée al perfezionamento dello slice, fino a una gestione più aggressiva del servizio. Obiettivo: arrivare pronto alle ATP Finals di Torino e al 2026, con l’ambizione di riprendersi il trono mondiale.

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