Le ultime ore accanto a Simona
Fino alle 3:20 di notte, Simona Cinà stava bene. Ballava vicino alla console del DJ, c’era ancora musica, e nulla faceva presagire la tragedia. A raccontarlo è la sua amica Francesca Evola, 20 anni, studentessa come lei in Scienze motorie, che ha scelto di parlare a Repubblica per ricostruire quegli ultimi momenti di vita della ragazza trovata morta in piscina a Bagheria.
“Avevo freddo e le ho detto che volevo andare via. Lei mi ha risposto: ‘Va bene, tranquilla. Domani scendiamo a giocare al campo’. Era serena, lucida, piena di vita. Nessun segnale che potesse far pensare a un malore imminente” racconta Francesca, con la voce spezzata dal rimorso.
“Mi tormenta non essere rimasta”
Un peso che ora non riesce a togliersi di dosso.
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