Davide Barzan, criminalista e consulente della difesa dell’indagata per favoreggiamento, ha dichiarato a Fanpage.it che la voce femminile rilevata nel file audio non appartiene alla sua assistita. Secondo Barzan, al momento della registrazione, Manuela Bianchi era impegnata in tutt’altra attività: stava cercando borse di lusso online. Questo elemento, se confermato, potrebbe rappresentare un alibi importante per la donna, mettendo in discussione le accuse a suo carico.
La Perizia della Procura e il Coinvolgimento di Louis Dassilva
Secondo la perizia effettuata per conto della Procura di Rimini, la voce maschile presente nella registrazione sarebbe compatibile con quella di Louis Dassilva, principale indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli. L’analisi fonica ha anche evidenziato la presenza di una voce femminile, che gli esperti della Procura ritengono molto simile a quella di Manuela Bianchi, nuora della vittima ed ex amante di Dassilva.
Tale dettaglio ha rafforzato il quadro indiziario nei confronti della donna, che attualmente è accusata di favoreggiamento. Tuttavia, la difesa contesta questa attribuzione, sostenendo che l’audio non sia chiaro e che la voce femminile potrebbe appartenere proprio alla vittima. Secondo il consulente della difesa, infatti, l’alterazione della voce registrata potrebbe essere dovuta ai rumori ambientali e alle circostanze del momento.
La Difesa: “Quella Voce Non È di Manuela Bianchi”
Davide Barzan, esperto di analisi criminologiche e consulente della difesa, ha sottolineato come le registrazioni audio siano spesso soggette a distorsioni e interpretazioni errate. “La voce femminile presente nella registrazione è difficilmente distinguibile a causa della sovrapposizione di rumori e delle distorsioni ambientali”, ha dichiarato. “A nostro avviso, potrebbe trattarsi della voce della vittima, Pierina Paganelli, il cui tono risulterebbe alterato dalle circostanze del delitto”.
Il criminalista ha poi evidenziato che Manuela Bianchi, nell’orario in cui è avvenuto l’omicidio, era impegnata in altre attività. Attraverso l’analisi dei dati del suo smartphone, è emerso che stava effettuando ricerche su borse di lusso e poco dopo ha inviato un messaggio su WhatsApp a Louis Dassilva. Questo dettaglio, secondo la difesa, rappresenterebbe un elemento fondamentale per dimostrare l’estraneità della donna alla scena del crimine nel momento in cui è avvenuto l’omicidio.
Esclusa la Responsabilità di Loris Bianchi
Oltre a difendere la posizione di Manuela Bianchi, la perizia della difesa ha anche escluso il coinvolgimento di Loris Bianchi, marito dell’indagata e figlio della vittima. Secondo le analisi svolte, la voce maschile registrata dalla telecamera di sorveglianza sarebbe inequivocabilmente attribuibile a Louis Dassilva.
La difesa ha sottolineato che il timbro vocale, le caratteristiche fonetiche e le frasi pronunciate durante il delitto coincidono con la voce di Dassilva, escludendo qualsiasi coinvolgimento di Loris Bianchi. “La nostra analisi ha evidenziato che la voce registrata corrisponde a quella dell’indagato principale, sia per le espressioni udibili durante l’aggressione, sia per il timbro vocale e le sue caratteristiche generali”, ha concluso Barzan.
Un Caso Ancora Aperto.
Le nuove dichiarazioni della difesa potrebbero influenzare l’andamento dell’indagine, aprendo la strada a ulteriori verifiche sulla compatibilità vocale e sull’attività online di Manuela Bianchi nel momento dell’omicidio..
Mentre la Procura continua le sue indagini, la difesa insiste sulla necessità di approfondimenti tecnici più accurati per evitare errori giudiziari. L’attribuzione errata di una voce potrebbe infatti avere conseguenze significative sull’intero processo, mettendo a rischio la corretta individuazione dei colpevoli.
Con il procedere delle indagini, resta da vedere se la Procura accoglierà le contestazioni della difesa e se emergeranno nuovi elementi in grado di fare chiarezza su uno dei casi di cronaca più complessi degli ultimi mesi.