venerdì, Maggio 9

Nuovo Papa, ecco il nome: chi è il Pontefice

Nel 2014 Papa Francesco lo invia a Chiclayo, in Perù. In pochi anni, Prevost diventa figura chiave della Chiesa latinoamericana, attento ai poveri e ai temi sociali, come migrazione, disuguaglianze e sinodalità. Il suo profilo pastorale colpisce il Vaticano: nel 2023 viene nominato Prefetto del Dicastero per i Vescovi.

Il legame con Papa Francesco

Grazie anche all’intercessione del cardinale Pedro Barreto, Prevost diventa uno dei volti della riforma di Francesco. Collabora strettamente con il cardinale Parolin per mediare con la Chiesa tedesca, opponendosi con fermezza al comitato sinodale autonomo. Una figura diplomatica ma decisa.

Visione e valori: riforma con prudenza

Sul sacerdozio femminile è chiaro: “La clericalizzazione non è la risposta”. Non è un conservatore, ma neanche un rivoluzionario: cerca equilibrio tra innovazione e tradizione. È convinto che “la Chiesa debba ascoltare il popolo ma restare fedele al Vangelo”.

Carattere e passioni

Chi lo conosce lo descrive come “un pugno di ferro in un guanto di velluto”. Timido ma fermo, pacato ma incisivo. Nel tempo libero coltiva una vecchia passione: il tennis. Da giovane praticava con entusiasmo e conserva ancora oggi un rovescio niente male.

Un Papa latinoamericano d’adozione

Nonostante la cittadinanza americana, Prevost è considerato da molti “latino nel cuore”. La sua esperienza nelle periferie del Sud del mondo lo rende il naturale successore di Bergoglio. È il volto di una Chiesa in uscita, capace di parlare a entrambe le Americhe e al mondo intero.

Ombre su Papa Prevost: accuse di coperture in casi di abusi a Chicago e in Perù

Mentre il mondo cattolico celebra l’elezione del primo Pontefice americano della storia, Papa Leone XIV – al secolo Robert Francis Prevost – emergono le prime polemiche legate al suo passato. A sollevarle è un’inchiesta del Sole 24 Ore, che riporta presunte accuse di mancati provvedimenti in casi di abusi sessuali da parte di sacerdoti sotto la sua responsabilità, sia negli Stati Uniti che in Perù.

I casi negli Stati Uniti

Secondo quanto riportato, Prevost e l’attuale arcivescovo di Chicago, Blaise Cupich, sarebbero stati denunciati nel 2023 per non aver agito, tra gli anni ’80 e ’90, contro due membri dell’Ordine di Sant’Agostino – poi condannati per abusi. I due prelati, entrambi considerati esponenti del fronte progressista della Chiesa, sono accusati di non aver avviato tempestivamente indagini o sanzioni canoniche nei confronti dei religiosi coinvolti.

Il caso in Perù

Altre accuse risalgono al periodo in cui Prevost fu amministratore apostolico della diocesi di Chiclayo, in Perù. Tre donne – sorelle tra loro – sostengono di aver denunciato abusi subiti da due sacerdoti locali e accusano il vescovo americano di aver insabbiato la loro richiesta di giustizia.

La diocesi, in risposta, ha chiarito che Prevost consigliò alle donne di rivolgersi alle autorità civili e che, una volta avviato il processo canonico, questo venne interrotto per sopraggiunta prescrizione, dopo l’archiviazione da parte della magistratura peruviana. Tuttavia, il caso ha riacceso il dibattito sulla gestione della Chiesa nei confronti delle vittime di abusi.

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