lunedì, Maggio 20

Omicidio di Giulia Tramontano, le dichiarazioni di Impagnatiello al processo

Il processo a Alessandro Impagnatiello, ex barman di 30 anni, accusato dell’omicidio di Giulia Tramontano, sua fidanzata incinta di sette mesi, ha preso il via il 18 gennaio 2024 presso la Corte d’Assise di Milano.

Giulia Tramontano fu brutalmente assassinata a Senago, nel Milanese, subendo ben 37 coltellate. La prima udienza ha visto l’imputato presentarsi in aula con la testa china, accompagnato dagli agenti della polizia penitenziaria.

Questo è stato il primo momento in cui Alessandro Impagnatiello ha parlato pubblicamente dall’evento avvenuto il 27 maggio scorso.

Le accuse mosse contro Impagnatiello sono gravi e includono l’omicidio aggravato dalla premeditazione, crudeltà, futili motivi e il legame sentimentale con la vittima. Altre accuse riguardano il procurato aborto e l’occultamento del cadavere di Giulia.

La tragica vicenda ha avuto origine quando Giulia ha scoperto l’infedeltà di Alessandro, che aveva una relazione parallela, scatenando la sua furia omicida. Prima dell’omicidio, Impagnatiello aveva somministrato veleno per topi a Giulia e al bambino che portava in grembo.

La difesa, nel tentativo di evitare una condanna all’ergastolo, ha basato la propria strategia su una perizia psichiatrica che potrebbe evidenziare eventuali disturbi mentali dell’imputato.

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