Panatta commenta la finale degli US Open 2025
Adriano Panatta, ex leggenda del tennis italiano e volto storico del movimento azzurro, ha detto la sua sulla finale degli US Open 2025 tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Alla Domenica Sportiva, il campione del Roland Garros 1976 ha espresso un giudizio netto destinato a fare discutere: l’iberico avrebbe dimostrato di avere più armi a disposizione rispetto all’altoatesino.
«Jannik è impressionante quando riesce a imporre il suo gioco. Ma quando gioca contro uno come Alcaraz che, onestamente, non se la prendano i fan di Sinner, ha più soluzioni tecniche… Non sono facili da mettere in opera, ma Carlos qualcosina in più lo dimostra, come accaduto stavolta. Però ci sta che la prossima volta vincerà Sinner in tre set».
Un giudizio che divide i tifosi
Parole che inevitabilmente hanno acceso il dibattito tra i sostenitori dei due giovani campioni, protagonisti assoluti della nuova era del tennis mondiale. Da un lato c’è chi condivide la visione di Panatta, sottolineando la capacità di Alcaraz di adattarsi e inventare colpi spettacolari in ogni situazione; dall’altro i fan di Sinner, convinti che l’altoatesino abbia ancora margini di crescita per colmare il divario tecnico e mentale con il rivale spagnolo.
Il giudizio dell’ex campione arriva a poche ore dalla vittoria di Alcaraz per 6-2, 3-6, 6-1, 6-4, un successo che ha consegnato al murciano non solo il titolo sul cemento newyorkese, ma anche il primato nella classifica mondiale.
Alcaraz “di gomma”: l’elogio atletico
Panatta ha dedicato parole importanti al fisico del campione spagnolo, che ritiene essere uno dei fattori determinanti della sua supremazia:
«Alcaraz ha un fisico pazzesco, è fatto di gomma. Fa recuperi quasi impossibili, arriva su palle inarrivabili e ha pure il controllo. E sul dritto diventa più forte di Sinner».
Secondo l’ex azzurro, la differenza nella finale si è vista soprattutto nella gestione degli scambi lunghi, dove la resistenza e l’esplosività dello spagnolo hanno fatto la differenza.
«Mi aspettavo una finale più combattuta – ha proseguito Panatta – ma stavolta Alcaraz ha giocato decisamente meglio. A parte il secondo set in cui Sinner ha provato ad alzare il ritmo, Carlos ha mostrato un livello di velocità e di soluzioni tecniche che anche il miglior Jannik avrebbe fatto fatica a reggere».
Sinner e la promessa di cambiamento
Nonostante la sconfitta, Sinner non ha perso la lucidità e la voglia di guardare avanti. In conferenza stampa a New York ha annunciato la volontà di apportare modifiche al suo gioco, un cambiamento che potrebbe segnare la prossima fase della sua carriera.
«È ora di cambiare qualcosa – ha dichiarato –. Devo ampliare il mio arsenale tecnico e trovare nuove soluzioni per non essere prevedibile».
Un annuncio che lascia intendere la consapevolezza del tennista altoatesino di trovarsi davanti a un rivale destinato a segnare un’epoca, e contro il quale servirà evolversi costantemente per continuare a competere ai massimi livelli.
La rivalità che segna una generazione
Con la vittoria agli US Open, Alcaraz ha conquistato il suo sesto Slam e ha ripreso il numero 1 del ranking ATP, interrompendo il regno di Sinner che durava da 454 giorni. Ma il duello tra i due, come sottolineano ex campioni e addetti ai lavori, è appena iniziato. Sinner e Alcaraz si sono già affrontati in tre finali Slam consecutive nel 2025, un record che testimonia come il tennis mondiale stia vivendo una nuova era dominata da questa rivalità.