Fortunatamente, non è stato trovato alcun ordigno esplosivo sull’aereo. A comunicarlo è Airports of Thailand (AOT), che ha confermato la totale messa in sicurezza del velivolo, senza però fornire ulteriori dettagli sull’origine dell’allarme. Anche il Daily Mail ha rilanciato la notizia, aumentando l’eco internazionale dell’accaduto.
Un’ondata di falsi allarmi bomba
Il caso non sembra isolato. Solo nell’ultimo anno, secondo dati interni, gli aeroporti indiani hanno registrato quasi 1.000 segnalazioni di falsi allarmi bomba, dieci volte di più rispetto al 2023. Una crescita preoccupante, che pone interrogativi sulla gestione della sicurezza e sull’affidabilità dei sistemi di allerta.
Il ricordo ancora vivo della tragedia di ieri
Il nuovo incidente arriva a meno di 24 ore dalla tragedia che ha scosso l’intero Paese. Un volo Air India, partito da Ahmedabad e diretto a Londra Gatwick, è precipitato nella prima fase del decollo, uccidendo quasi 300 persone. Solo un passeggero è miracolosamente sopravvissuto.
Oggi, gli investigatori sono riusciti a recuperare una delle due scatole nere dell’aereo caduto, un elemento cruciale per comprendere le cause esatte della catastrofe. Le ricerche proseguono per localizzare la seconda scatola nera.
Due giorni neri per la compagnia Air India
In meno di 48 ore, Air India si è trovata al centro di due emergenze drammatiche. Una compagnia già scossa da anni di episodi controversi, ora costretta ad affrontare uno dei momenti più difficili della sua storia recente.