Il tweet, che all’epoca passò relativamente inosservato, oggi assume un peso del tutto nuovo. Leone XIV si è già distinto, in passato, per una visione pastorale inclusiva e attenta ai più vulnerabili, in linea con l’eredità di Papa Francesco. Il messaggio contro Vance conferma una posizione critica verso la politicizzazione del Vangelo e l’uso strumentale della religione per giustificare politiche di esclusione.
Trump, Orban e il contrasto interno
Mentre Donald Trump ha espresso pubblicamente le sue congratulazioni a Papa Leone XIV, definendolo “il primo Papa americano”, questo messaggio riemerso mette in luce un potenziale attrito ideologico tra il Pontefice e l’ala dura del trumpismo. Il post di Prevost rispecchia una visione cristiana centrata sull’accoglienza, che contrasta con la retorica nazionalista di parte della destra statunitense.
Un Papa che non teme di esporsi
La scelta di pubblicare un’opinione così chiara sui social, prima ancora dell’elezione a Papa, mostra un lato diretto e coraggioso del nuovo Pontefice. Con ogni probabilità, Papa Leone XIV continuerà a intervenire pubblicamente su temi sociali e morali di rilievo globale, senza timore di esprimere la propria posizione anche quando scomoda per i poteri politici.