Gli interrogatori “in contemporanea”: il nodo delle firme
La parte più sconcertante riguarda però gli altri verbali. Come potevano i militari ascoltare Sempio senza interruzione e, nello stesso momento, interrogare anche i suoi amici? Dai documenti risulta infatti che:
- Il verbale di Biasibetti fu aperto alle 11:25 e chiuso alle 12:10.
- Quello di Capra iniziò alle 13:25 e terminò alle 14:20.
Tutti gli atti sono intestati e firmati dagli stessi due carabinieri che, secondo il verbale di Sempio, avrebbero dovuto essere impegnati con lui dalle 10:30 alle 14:40 senza interruzioni. Un’anomalia che oggi riaccende le polemiche sulle indagini iniziali e sugli errori che potrebbero aver influito sull’esito processuale.
Ignoto 3 e il peso delle nuove indagini
Queste incongruenze si aggiungono alla scoperta del DNA di “Ignoto 3” sulla garza utilizzata per il tampone orale durante l’autopsia, elemento considerato dagli inquirenti “robusto e completo”. Due misteri che spingono gli investigatori a riesaminare con attenzione non solo le prove biologiche, ma anche i passaggi chiave delle prime fasi dell’inchiesta.
Il caso Garlasco continua a essere ricco di novità, mentre si attende l’esito delle nuove comparazioni genetiche e l’eventuale collegamento con l’attuale indagato Andrea Sempio o con altre persone presenti nella cerchia familiare e amicale della vittima.