mercoledì, Luglio 30

Garlasco, “quelle impronte sono la prova”: spunta un secondo killer per Chiara Poggi

Il caso Garlasco torna a far tremare l’opinione pubblica

. A diciotto anni dal brutale omicidio di Chiara Poggi, uccisa nella villetta di famiglia a via Pascoli, emergono nuovi indizi che potrebbero riscrivere la storia giudiziaria. Nonostante Alberto Stasi sia stato condannato in via definitiva, diversi elementi rimasti oscuri nel corso delle indagini suggeriscono l’ipotesi che un secondo killer fosse presente sulla scena del crimine.

alberto stasi chiara poggi

Le impronte misteriose: “Non sono delle scarpe di Stasi”

A rilanciare questa teoria è Enrico Manieri, esperto in balistica e analisi delle tracce ematiche, intervistato da Il Giorno. Analizzando nel dettaglio le fotografie della scena del delitto, Manieri ha individuato impronte di scarpe incompatibili con le Frau n.42 indossate da Stasi. “Sui gradini della scala che porta in taverna ci sono segni lasciati da una suola diversa, con risalti rettangolari”, ha spiegato l’esperto. “Una di queste impronte era sporca di sangue: nessuna delle 27 paia di scarpe sequestrate all’epoca combacia”.

Scarpe scomparse e tracce ignorate

A rendere ancora più inquietante il quadro c’è il ritrovamento, avvenuto undici giorni dopo il delitto, di un sacco di plastica abbandonato in un canale tra Villanova d’Ardenghi e Zinasco. Dentro: abiti apparentemente recenti e un paio di scarpe Mister Valentino numero 43, con una suola compatibile con le impronte lasciate sulla scena del crimine. Il test al Luminol fu positivo, ma il Combur no — forse a causa dei giorni passati in acqua. Eppure, quelle scarpe furono archiviate e poi… scomparse. Alcune ricostruzioni parlano addirittura di una distruzione mai formalmente documentata.

Il mistero dell’impronta plantare con l’alluce valgo

Un’altra pista poco considerata riguarda un’impronta di piede nudo, rilevata sulla scena del crimine e mai attribuita. Vediamo tutti i dettagli.

Continua a leggere per scoprire maggiori dettagli.