E sa che per farlo deve mettere in crisi il Pd, evitando che Schlein diventi il punto di riferimento indiscusso del campo progressista. «Non possiamo fare sempre come a Bibbiano», ha dichiarato l’ex premier, lasciando intendere che i 5 Stelle non intendono coprire possibili ombre sui candidati dem.
Il rischio Campania e la strategia feroce
Un’eventuale rottura nelle Marche avrebbe ripercussioni anche sulla Campania, dove il Pd punta su un’intesa per sostenere la candidatura di Roberto Fico. Ma, secondo il Corriere, Conte potrebbe non preoccuparsene: «Se perdiamo anche lì, meglio. Per Elly sarebbe un colpo mortale». Un calcolo politico spietato, ma perfettamente logico nella mente del leader M5S.
Gli indizi e il ruolo di Travaglio
A rafforzare questa ipotesi ci sono i recenti editoriali di Marco Travaglio, che sul Fatto Quotidiano ha attaccato duramente Ricci, definendolo «il politico che spende e spande denaro pubblico in kermesse effimere». Un segnale, secondo molti, di una strategia coordinata per delegittimare il candidato dem e mettere pressione sulla Schlein.
Un coccodrillo in agguato
Conte, racconta ancora il Corriere, resta fedele al suo stile: cinico, spregiudicato, capace di ribaltare le alleanze in poche ore. Dal governo con la Lega a quello con il Pd, fino all’appoggio (poi ritirato) a Draghi: la sua storia politica è costellata di colpi di scena. Ora il colpo più grande potrebbe essere questo: trasformare le Regionali in un referendum su Elly, aprendo un’autostrada per la leadership del centrosinistra.
Chi proverà a fermarlo?