Mesi di ricerche e speranze infrante
La scomparsa di Romen Roman Lair risale al mese di dicembre, quando i familiari, preoccupati per la mancanza di notizie, si rivolsero ai Carabinieri per denunciarne l’assenza. Da quel momento partirono le ricerche, supportate da squadre specializzate e volontari, ma senza esito positivo. Le condizioni meteorologiche avverse del periodo invernale e la vastità del territorio montano avevano complicato le operazioni di ricerca.
L’assenza di qualsiasi indizio o segnale aveva lentamente fatto svanire le speranze di trovarlo in vita. La notizia del ritrovamento chiude quindi un lungo e doloroso capitolo di attesa, dando almeno una risposta ai tanti interrogativi rimasti in sospeso.
La comunità di Silandro in lutto
La morte di Romen Roman Lair rappresenta una perdita dolorosa per l’intera comunità di Silandro, piccolo comune della Val Venosta, dove l’uomo era conosciuto e stimato. I compaesani ricordano Romen come una persona tranquilla, amante della natura e profondamente legata al suo territorio. La sua scomparsa aveva lasciato un vuoto tra amici e familiari, che per mesi hanno vissuto nell’angoscia.
Ora, con la conferma della sua morte, sarà possibile organizzare una cerimonia funebre e avviare un percorso di elaborazione del lutto, fondamentale per chi gli ha voluto bene. In tanti stanno già esprimendo il proprio cordoglio attraverso i social e i messaggi rivolti alla famiglia.
Attesa per i risultati dell’autopsia
Il corpo di Romen Roman Lair rimarrà sotto sequestro giudiziario fino al completamento dell’autopsia, che verrà eseguita nei prossimi giorni presso l’ospedale di Merano. Solo l’esame medico-legale potrà determinare con esattezza la causa della morte, anche se l’ipotesi prevalente resta quella del malore improvviso.
Una volta conclusi gli accertamenti, la salma verrà restituita ai familiari per l’organizzazione dei funerali, che si terranno con ogni probabilità a Silandro.
Un monito per tutti gli escursionisti
Questa tragica vicenda rappresenta anche un monito importante per tutti coloro che amano avventurarsi in montagna, soprattutto durante i mesi invernali. Anche se si tratta di luoghi apparentemente sicuri e frequentati, le insidie sono sempre presenti. Partire in solitaria, senza adeguate precauzioni o dispositivi di segnalazione, può rivelarsi fatale in caso di emergenza.
Le autorità invitano gli escursionisti a informare sempre qualcuno sui propri spostamenti, a munirsi di dispositivi GPS o di localizzazione e a consultare le condizioni meteo prima di ogni uscita.