giovedì, Agosto 7

Simona Cinà, slitta l’autopsia: la Procura smentisce la famiglia e chiarisce i dettagli

La Procura ha precisato che i vestiti di Simona erano stati sequestrati come prova e per questo motivo non erano visibili al momento dell’arrivo della famiglia. Nella zona bar della festa sono stati inoltre rinvenuti alcolici e bicchieri, anch’essi ora sottoposti a sequestro.

In merito al comportamento dei presenti, gli inquirenti hanno sottolineato che «tutti coloro che sono stati sentiti si sono resi disponibili alla collaborazione».

Due ragazzi hanno tentato di salvarla: la dinamica emersa

Il comunicato rivela anche che il corpo di Simona, rinvenuto sul fondo della piscina intorno alle 4 del mattino, è stato notato da alcuni degli ultimi partecipanti alla festa. Due di loro si sono immediatamente tuffati in acqua per recuperarla e hanno praticato le manovre di rianimazione nell’attesa dei soccorsi. Purtroppo, una volta arrivati, i sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso, avvenuto ufficialmente alle ore 5.

“Nessun elemento per ipotizzare una scena alterata”

Infine, i magistrati precisano che «non ci sono elementi che facciano ipotizzare un’alterazione della scena» in cui è avvenuto il decesso. Le indagini proseguono in attesa dell’autopsia e degli esami tossicologici, che dovranno fare chiarezza sulle cause della morte della giovane.

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