Panatta ha riconosciuto i passi avanti del giovane campione, soprattutto al servizio. «Si vede che ci ha lavorato tanto e ha fatto molti progressi», ha spiegato, «ma, ripeto, questi match non hanno valore. È un buon segno vedere Jannik così sereno e in ottima salute. L’ho visto molto solido ed è vero che contro di lui sembra una partita a ping-pong, è spaventoso quando gioca così».
L’ex numero uno italiano ha poi aggiunto un confronto che dice tutto: «Io non sarei mai stato capace di giocare come lui. Jannik è un campione solido, ha una solidità che non ho mai visto in nessuno negli ultimi vent’anni».
“Vediamo alle Finals chi è davvero il più forte”
Infine, Panatta guarda avanti e lancia una sfida ideale: «Ora voglio vedere le sfide vere, quelle con Alcaraz a Parigi-Bercy e soprattutto alle Finals di Torino. Lì si vedrà chi è davvero il più forte».
Un pensiero anche per gli altri azzurri: «Musetti alle Finals? È vicinissimo e sarebbe storico avere due italiani in campo, senza contare Paolini: il movimento tennistico italiano oggi è di gran lunga il migliore al mondo».