sabato, Luglio 26

Sport in lutto, addio a un pezzo di storia

Da subito si mise al lavoro con serietà e competenza, adottando una linea dirigenziale improntata su rigore gestionale e lungimiranza sportiva. Le sue scelte, sempre misurate, contribuirono a ridare stabilità a una squadra ferita, ma mai doma.

Con il passaggio di proprietà a Aniello Aliberti, Franco Del Mese mantenne i suoi incarichi, a conferma della fiducia che si era guadagnato. In quel periodo il club cominciò la sua scalata, culminata con la conquista della Serie B e successivamente con la storica promozione in Serie A sotto la guida tecnica di Delio Rossi.

Un punto di riferimento tra società e città

In quegli anni di entusiasmo e passione, Del Mese svolse un ruolo delicatissimo ma fondamentale: quello di tramite tra la società sportiva e il territorio. Era lui a mantenere vivi i contatti con le istituzioni locali, a dialogare con i tifosi, a portare avanti iniziative che rinsaldassero il legame tra la squadra e la sua gente.

Spesso definito “ufficiale di collegamento”, la sua presenza era costante: ogni giorno dell’anno, in ogni circostanza, Del Mese c’era. Era il volto amico e rassicurante che non mancava mai, sia nei momenti di gloria sia nelle fasi più complicate. Un vero uomo di calcio, che credeva nei valori profondi di questo sport e li incarnava con naturalezza.

Un esempio raro nel calcio di oggi

Nel calcio moderno, dominato sempre più dagli interessi economici e dalla ricerca ossessiva della visibilità, figure come quella di Franco Del Mese sembrano appartenere a un’altra epoca. E proprio per questo, la sua scomparsa fa ancora più male. Era uno degli ultimi rappresentanti di un modo genuino di vivere lo sport: con passione, rispetto e dedizione totale.

Chiunque abbia lavorato al suo fianco lo descrive come una persona riservata ma sempre disponibile, pronta ad ascoltare, a mediare, a trovare soluzioni nei momenti di difficoltà. Un dirigente che non cercava le copertine, ma che sapeva come guidare una squadra, una società e persino un’intera tifoseria.

Un’eredità che resterà nel cuore dei tifosi

Con la morte di Franco Del Mese, la Salernitana perde non solo un dirigente storico, ma anche un pezzo importante della propria identità. Il suo nome resterà legato per sempre agli anni migliori del club, a quelle stagioni cariche di emozione, fatica e gioia condivisa.

La sua eredità è fatta di valori, di ricordi, di momenti indelebili impressi nella memoria collettiva. Per i tifosi granata, Del Mese resterà per sempre uno di loro: un uomo che ha amato questa maglia, che l’ha servita con lealtà e che ha contribuito in modo decisivo a scrivere pagine importanti della sua storia.

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