Parallelamente, la Procura di Pavia sta indagando su un presunto giro di tangenti legato al caso. Al centro dell’inchiesta c’è l’ex procuratore Mario Venditti, che nel 2017 e nel 2020 aveva archiviato le ipotesi alternative alla colpevolezza di Stasi. Gli inquirenti sospettano che la famiglia Sempio, oggi di nuovo coinvolta, possa aver versato denaro per “pilotare” le indagini.
I computer sequestrati a Venditti, già restituiti una volta dal Tribunale del Riesame, sono stati nuovamente acquisiti e analizzati dalla Guardia di Finanza. L’ipotesi è che possano contenere elementi utili a chiarire se ci furono pressioni o interferenze nell’inchiesta originaria. Un quadro inquietante, che rischia di trasformare il caso Garlasco in uno dei più grandi errori giudiziari italiani.
Le nuove perizie e il ruolo di Cristina Cattaneo
La nuova consulenza, richiesta formalmente dalla Procura, è stata affidata alla professoressa Cristina Cattaneo, già nota per il suo contributo in casi come il delitto di Yara Gambirasio. La specialista ha condotto una controanalisi dell’autopsia di Chiara Poggi e un nuovo studio antropometrico su Andrea Sempio, l’amico di famiglia tornato nel mirino delle indagini.
I risultati della perizia, attesi nelle prossime settimane, potrebbero scagionare definitivamente Alberto Stasi e riaprire ufficialmente il processo. Fonti vicine agli inquirenti parlano di “dettagli decisivi” che emergono dal sangue, dai tempi di difesa della vittima e dalla ricostruzione tridimensionale della scena del crimine.
Verso una revisione del caso?
La prospettiva di un errore giudiziario pesa ora come un macigno su una delle inchieste più note della cronaca italiana. Stasi, condannato nel 2015 a 16 anni di reclusione, potrebbe ottenere una revisione del processo se le nuove prove dovessero confermare la sua innocenza. Gli inquirenti, intanto, procedono con cautela, ma fonti della Procura ammettono che “i dati non coincidono più con la verità processuale”.
Una frase che potrebbe segnare la fine di un incubo lungo diciotto anni e aprire un nuovo capitolo nella storia del delitto di Garlasco.















