Il sisma ha generato un tsunami potenzialmente distruttivo, con onde alte fino a 4 metri che si stanno propagando attraverso l’oceano Pacifico. Le autorità russe hanno ordinato l’evacuazione immediata in varie aree della Kamchatka. Ma l’allerta ha varcato i confini: Giappone, Stati Uniti, Cile, Ecuador, Isole Solomon e Guam hanno emesso avvisi di pericolo.
Giappone in massima allerta, evacuata Fukushima
In Giappone, l’agenzia meteorologica nazionale prevede l’arrivo di onde anomale alte fino a 3 metri sulle coste. Sirene di allarme tsunami sono risuonate in diverse città e i cittadini sono stati invitati a salire ai piani alti o rifugiarsi nelle zone interne. Sull’isola di Hokkaido centinaia di persone si sono riparate sui tetti. In via precauzionale è stata evacuata la centrale nucleare di Fukushima, già tragicamente colpita dallo tsunami del 2011. Al momento, non si registrano danni o feriti gravi.
Trump interviene dagli USA: “Andate al sicuro!”
Negli Stati Uniti, l’allerta riguarda in particolare Hawaii, Alaska e tutta la West Coast. Il presidente Donald Trump, tramite i suoi canali social, ha scritto: «A causa di un terremoto massiccio nel Pacifico, un’allerta tsunami è in vigore per le Hawaii. Monitoraggio attivo anche per Alaska e costa Ovest. Anche il Giappone è coinvolto. State forti e al sicuro!»
Alle Hawaii, le autorità locali hanno disposto l’evacuazione di molte aree costiere e avviato operazioni di soccorso e contenimento. La protezione civile di Honolulu ha avvertito: «È in arrivo uno tsunami distruttivo».
Allerta anche in Sud America e Pacifico
Oltre al Giappone e agli Stati Uniti, onde anomale potrebbero colpire anche le coste di Cile ed Ecuador, nonché le Isole Solomon e Guam. Gli esperti monitorano con attenzione l’evoluzione del fenomeno, mentre squadre di emergenza in tutto il Pacifico si preparano a un impatto potenzialmente catastrofico.