venerdì, Luglio 4

Terremoto in Italia, nuova scossai: paura tra i cittadini

Terremoto in Italia, nuova scossai: paura tra i cittadini

 

La terra torna a tremare in Italia, e questa volta l’epicentro del fenomeno è stato individuato nella zona dei Campi Flegrei.

Nella mattinata di giovedì 3 luglio, intorno alle ore 9:00, numerose persone hanno percepito una scossa di terremoto che ha generato grande paura tra la popolazione. Il timore si è subito diffuso sui social, dove centinaia di utenti hanno raccontato in tempo reale le loro esperienze, tra panico, oscillazioni e ricordi di terremoti passati.

La paura si diffonde sui social media

Già pochi minuti dopo l’evento sismico, su diverse piattaforme social si è diffusa una vera e propria ondata di segnalazioni. Decine di cittadini hanno condiviso le proprie testimonianze, descrivendo scosse improvvise che hanno fatto vibrare letti, muovere mobili e sbattere porte. In molti hanno dichiarato di essersi sentiti impotenti e spaventati, senza sapere se si trattasse di un singolo evento o dell’inizio di una fase sismica più intensa.

Commenti come “Sembrava tutto oscillare”, “Mai sentita una scossa così forte in zona” o “Ho avuto flash del terremoto del 1980” sono comparsi in massa nei gruppi di quartiere, sulle pagine Facebook locali e nei messaggi vocali circolati su WhatsApp. L’assenza iniziale di comunicazioni ufficiali ha aumentato la tensione, alimentando un clima di ansia diffusa.

Conferma dell’evento sismico: scossa registrata dall’Osservatorio Vesuviano

La conferma ufficiale è arrivata poco dopo l’ondata di segnalazioni: l’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha comunicato che una scossa di terremoto è stata effettivamente registrata nell’area dei Campi Flegrei. L’epicentro è stato localizzato in prossimità della Solfatara, mentre l’ipocentro è risultato molto superficiale, a circa un chilometro di profondità. Questa caratteristica ha contribuito a rendere il terremoto particolarmente avvertibile dalla popolazione, anche se non è stata ancora comunicata la magnitudo precisa.

L’evento si inserisce in un quadro sismico già fortemente attivo: solo pochi giorni fa, il 30 giugno, la zona è stata colpita da una scossa di magnitudo 4.6, una delle più forti degli ultimi anni, con epicentro nel Golfo di Pozzuoli, al largo di Bacoli. Anche in quel caso, la paura era stata notevole e i cittadini avevano richiesto rassicurazioni da parte delle autorità competenti.

Un’emergenza nazionale: la situazione ai Campi Flegrei

Non si tratta di eventi isolati. Secondo gli esperti dell’INGV, la zona dei Campi Flegrei è attualmente una delle aree più sensibili del territorio nazionale in termini di rischio sismico e vulcanico. Lo ha ribadito recentemente Fabio Florindo, presidente dell’INGV, durante un intervento alla Commissione parlamentare sul rischio idrogeologico. Florindo ha parlato chiaramente di una “emergenza nazionale”, sottolineando che, pur non prevedendo terremoti superiori a magnitudo 5.5, il pericolo maggiore è legato a possibili esplosioni freatiche.

Queste esplosioni avvengono quando il vapore acqueo accumulato nel sottosuolo si espande violentemente, senza presenza di magma, ma con effetti potenzialmente devastanti: possono infatti scagliare rocce e detriti ad alta velocità, causando danni gravi a persone e strutture, soprattutto se si verificano in aree densamente popolate.

Il fenomeno del bradisismo: un sollevamento continuo del suolo

L’attività sismica ai Campi Flegrei è strettamente collegata al fenomeno del bradisismo, un lento e costante sollevamento del suolo che si verifica in questa particolare area vulcanica. Negli ultimi mesi, il suolo si è innalzato di oltre 22 centimetri, segno evidente di una pressione crescente nel sottosuolo. Il bradisismo è un fenomeno che preoccupa particolarmente gli scienziati, perché può precedere sia scosse sismiche importanti, sia eventuali eruzioni.

Questo lento sollevamento, unito alla frequenza degli eventi sismici recenti, ha fatto salire il livello di allerta tra i geologi e le autorità della Protezione Civile, che monitorano costantemente la situazione attraverso reti sismiche e satellitari.

Testimonianze dal territorio: “Una scossa forte e prolungata”

Anche dopo la conferma ufficiale, i social sono rimasti uno dei principali canali di comunicazione tra cittadini. Le testimonianze continuano a raccogliersi: “Avvertita forte a Quarto, è durata parecchi secondi”, scrive un utente, mentre un altro descrive il sisma come “una scossa ondulatoria e sussultoria, accompagnata da un forte boato iniziale”. Alcune persone hanno riferito di aver lasciato gli edifici per paura di nuovi movimenti tellurici, mentre altre hanno segnalato crepe nei muri o cadute di oggetti.

Il timore è che questo evento rappresenti solo l’inizio di una nuova fase sismica più intensa. Le autorità hanno rassicurato la popolazione, invitando però a mantenere alta la soglia d’attenzione e a seguire solo fonti ufficiali per eventuali aggiornamenti.

Monitoraggio in corso e misure di prevenzione

La Protezione Civile, insieme all’INGV e agli enti locali, ha già attivato tutte le procedure previste per il monitoraggio costante dell’area. Nelle prossime ore, si attendono aggiornamenti sulla magnitudo esatta del terremoto registrato il 3 luglio, nonché un’analisi più precisa del trend sismico. Gli esperti stanno valutando se l’evento odierno rientri nella normale attività dello sciame in corso o se possa anticipare eventi più significativi.

Nel frattempo, è stato rilanciato l’appello alla cittadinanza per la preparazione e la prevenzione. In particolare, si invita a:

Verificare la sicurezza delle abitazioni;

Tenere pronto un kit di emergenza;

Avere un piano familiare in caso di evacuazione;

Seguire solo le comunicazioni ufficiali da parte delle autorità.

Continua a leggere per scoprire maggiori dettagli.