Il sindaco Matteo Lepore ha voluto ricordarlo con parole di grande affetto, sottolineando come Nerozzi abbia dedicato la sua vita a costruire “un’Italia più giusta, attenta alle fragilità”. Un impegno che non si è mai interrotto, nemmeno dopo la fine del mandato parlamentare, perché continuò a collaborare con associazioni, fondazioni e realtà locali.
Il cordoglio delle istituzioni e del mondo politico
La scomparsa di Paolo Nerozzi ha provocato una forte emozione in tutto il Paese. Numerosi i messaggi di cordoglio arrivati dal mondo delle istituzioni, della politica e del sindacato.
Il presidente del Senato Ignazio La Russa lo ha definito “un uomo delle istituzioni”, riconoscendone il ruolo fondamentale nel Parlamento e la sua dedizione al bene pubblico.
Particolarmente toccante il ricordo dell’onorevole Andrea De Maria, che lo ha definito “un carissimo amico e un compagno di impegno politico”, sottolineando la sua lealtà e la sua capacità di costruire rapporti umani autentici.
Anche il Partito Democratico ha espresso grande dolore per la perdita di un uomo che aveva sempre difeso con determinazione i valori progressisti e riformisti. Allo stesso modo, la Cgil ha ricordato Nerozzi come una colonna portante del sindacato, protagonista di una “stagione straordinaria di cambiamenti”.
Una figura di riferimento per il sindacato italiano
Parlare di Paolo Nerozzi significa ricordare uno dei protagonisti delle battaglie sindacali che hanno segnato gli ultimi decenni in Italia. La sua azione ha sempre mirato a dare più voce ai lavoratori, puntando sulla partecipazione e sulla rappresentanza democratica.
Il suo impegno nella nascita delle RSU è stato uno dei momenti più significativi della sua carriera: uno strumento che ancora oggi garantisce ai lavoratori un ruolo centrale nei processi decisionali delle aziende e della pubblica amministrazione.
Nerozzi credeva profondamente nel sindacato come strumento di emancipazione e di giustizia sociale, un ideale che ha guidato tutta la sua vita pubblica.
Il ricordo di una personalità coerente e rispettata
Chi lo ha conosciuto personalmente descrive Paolo Nerozzi come una persona umile, diretta e sempre coerente con i propri valori. Non inseguiva la visibilità, ma lavorava con costanza e serietà, guadagnandosi il rispetto di amici, colleghi e persino avversari politici.
Il suo stile politico era improntato al dialogo e alla ricerca di soluzioni concrete, caratteristiche che oggi vengono riconosciute come un esempio raro e prezioso in un panorama politico spesso caratterizzato da divisioni e scontri.
Un’eredità che resta viva
Con la morte di Paolo Nerozzi, l’Italia perde un protagonista importante della storia recente del sindacato e della politica. Tuttavia, la sua eredità continua a vivere attraverso le conquiste che ha contribuito a realizzare e nell’impegno di chi porterà avanti i suoi stessi ideali.
Il ricordo della sua figura resterà legato non solo ai ruoli istituzionali ricoperti, ma soprattutto alla sua capacità di ascoltare, di difendere i più deboli e di credere nella possibilità di un Paese più giusto.