Putin ha inoltre dichiarato che la Russia necessita di ulteriori “consultazioni con gli Stati Uniti” per definire meglio i termini di un possibile accordo. Questo lascia intendere che una nuova conversazione tra Trump e Putin potrebbe avvenire nei prossimi giorni. Tuttavia, anche se il dialogo tra i due leader sembra aperto, le perplessità di Mosca restano numerose.
Le incertezze sulle conseguenze della tregua
Nel suo discorso, Putin ha manifestato scetticismo riguardo all’efficacia di un cessate il fuoco temporaneo, sollevando interrogativi su cosa accadrebbe alle forze ucraine nella regione di Kursk, dove l’esercito russo sta avanzando rapidamente. “Dovrebbero ritirarsi completamente? Dovremmo lasciarli andare dopo i numerosi crimini commessi contro i civili? O il comando ucraino ordinerà loro di arrendersi? Non è chiaro”, ha dichiarato Putin, evidenziando le complessità dell’attuazione di una tregua.
Il capo del Cremlino ha anche espresso il timore che una pausa di 30 giorni possa offrire all’Ucraina l’opportunità di riorganizzarsi militarmente, ottenendo nuove armi e rinforzi. “Le nostre truppe stanno avanzando su un fronte di 2.000 chilometri. Ogni ritardo potrebbe essere usato dai nostri avversari per rifornirsi e ristrutturarsi, cambiando l’equilibrio sul campo di battaglia”, ha affermato Putin.
Un confronto diplomatico ancora aperto
Trump, pur definendo “promettenti” le dichiarazioni di Putin, ha sottolineato che non sono ancora sufficienti per garantire un accordo definitivo. L’amministrazione americana continua a lavorare per una soluzione che possa portare a un cessate il fuoco sostenibile e a una trattativa di pace più ampia.
D’altra parte, l’approccio di Putin suggerisce che Mosca voglia sfruttare il tempo per consolidare le proprie posizioni strategiche prima di accettare qualsiasi compromesso. La guerra in Ucraina, iniziata con l’invasione russa, ha già causato decine di migliaia di vittime e spostamenti di massa di civili. La comunità internazionale continua a premere per una soluzione pacifica, ma gli ostacoli diplomatici e militari restano numerosi.
Nel frattempo, l’attenzione del mondo rimane focalizzata sulle prossime mosse dei due leader. Se da un lato Trump cerca di mediare per evitare un’escalation ancora più devastante, dall’altro Putin sembra voler mantenere il controllo della situazione, senza cedere a pressioni internazionali. Il futuro del conflitto dipenderà dalle prossime decisioni strategiche e dai negoziati tra Washington e Mosca.