lunedì, Maggio 5

Una lite tra tifosi sfocia in tragedia: 26enne accoltellato a morte

La testimonianza dei residenti: “Scene di panico e grida nella notte”

L’episodio ha lasciato il quartiere sotto shock. Numerosi residenti della zona hanno assistito impotenti agli scontri dalla finestra delle proprie abitazioni. “Ho sentito degli schiamazzi e qualcuno urlare ‘basta!’ con disperazione”, ha raccontato una donna che ha preferito rimanere anonima. Un altro residente ha ricordato con terrore le urla: “Ha un coltello! Ha un coltello!”.

Un giovane del posto ha dichiarato di essere stato avvicinato da uno dei partecipanti alla rissa, che cercava un tifoso interista nei paraggi, minacciando: “Se lo trovo, lo ammazzo”. I racconti degli abitanti descrivono una notte di pura paura, segnata da violenza cieca e improvvisa.

Un altro accoltellamento in Veneto: violenza fuori da una discoteca

A rendere ancora più tragica quella notte è stato un secondo episodio di sangue, avvenuto a centinaia di chilometri di distanza. A Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, un’altra lite tra giovani è degenerata in un accoltellamento mortale.

Intorno alle 4 del mattino, nei pressi della discoteca “Baita al Lago”, un ventenne è stato ucciso, mentre un altro ragazzo di 22 anni è rimasto gravemente ferito ed è ora ricoverato in condizioni critiche. La lite, iniziata all’interno del locale, è proseguita all’esterno dove la situazione è sfuggita di mano. Due coetanei sono stati fermati dai carabinieri e sono attualmente sotto interrogatorio.

Una spirale di violenza giovanile che preoccupa le comunità

In una sola notte, due giovani vite sono state spezzate da una violenza che appare sempre più insensata. A Bergamo come a Castelfranco Veneto, la rabbia e l’aggressività giovanile si sono trasformate in tragedie irreparabili. Dietro questi episodi, si intravede una realtà fatta di rivalità sportive estremizzate, disagio sociale e perdita di controllo.

Gli esperti parlano di una spirale di violenza che coinvolge fasce sempre più giovani, spesso incapaci di gestire i conflitti in modo pacifico. Le autorità locali e le famiglie sono ora chiamate a riflettere seriamente su come prevenire altri episodi simili.

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