sabato, Agosto 2

Zelensky sotto pressione: dietrofront sull’Anticorruzione

Il rischio del decreto “salvacorrotti”

Se la legge non fosse passata, sarebbe rimasto in vigore il decreto firmato da Zelensky, considerato un “salvacorrotti” da molti osservatori. Con la nuova votazione, Zelensky ha potuto salvare la faccia: ha ripresentato il testo emendato con l’assenso di Sapo e Nabu, scaricando il peso della decisione sul parlamento.

Il ruolo della comunità internazionale

L’Unione Europea e altri partner occidentali hanno esercitato forti pressioni su Kiev. La tutela dell’indipendenza delle autorità anticorruzione è considerata condizione fondamentale per l’ingresso dell’Ucraina nell’UE. In più occasioni, Bruxelles aveva espresso preoccupazioni per la deriva autoritaria che la riforma poteva comportare.

Una vittoria per la società civile e la democrazia

La restaurazione dell’autonomia di Sapo e Nabu rappresenta una svolta importante per la democrazia ucraina. Non solo riafferma il peso della volontà popolare, ma segna anche una netta presa di posizione contro il rischio di derive autoritarie.

Con elezioni parlamentari e presidenziali in arrivo, trasparenza e integrità saranno temi chiave nel dibattito pubblico. L’episodio conferma che anche in tempo di guerra, la società civile ucraina non ha perso la sua voce e che lo stato di diritto resta una priorità per chi sogna un futuro europeo per il paese.

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