West Nile Virus: Allerta in Crescita in Italia, Dichiarata Zona Rossa in Veneto
L’allarme per il virus West Nile si sta intensificando in diverse regioni italiane. La situazione è in costante evoluzione e desta particolare preoccupazione soprattutto nel Nord-Est del Paese, dove è stato confermato un numero crescente di casi. Le autorità sanitarie hanno attivato misure preventive e di sorveglianza, mentre il Ministero della Salute ha lanciato un appello alla popolazione affinché adotti comportamenti prudenti per ridurre il rischio di contagio.
Che cos’è il virus West Nile
Il virus West Nile è un agente patogeno trasmesso all’uomo principalmente attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare quelle appartenenti al genere Culex. Il serbatoio naturale di questo virus è rappresentato dagli uccelli selvatici, mentre l’essere umano e i cavalli vengono considerati “ospiti terminali”, ovvero non contribuiscono alla trasmissione del virus.
Questa infezione può manifestarsi in modo asintomatico nella maggior parte dei casi, ma in una minoranza dei soggetti può evolvere in una forma neuro-invasiva, causando encefaliti, meningiti o paralisi flaccide. Le categorie più a rischio sono gli anziani, le persone immunodepresse o affette da patologie croniche.
Aumento dei casi in Italia: le regioni coinvolte
Negli ultimi giorni si è verificato un incremento significativo dei casi di West Nile in Italia, in particolare in alcune regioni centro-settentrionali. Le zone attualmente più colpite includono il Veneto, il Lazio e la Campania. In Veneto, la situazione appare particolarmente delicata, con un aumento dei contagi sia negli animali che negli esseri umani.
La provincia di Padova è stata ufficialmente classificata come zona rossa dopo il primo caso umano confermato. In questa area sono già state attivate misure straordinarie di prevenzione, come la disinfestazione e il monitoraggio entomologico. Le province di Rovigo e Venezia, invece, sono state inserite in zona gialla, poiché finora il virus è stato individuato soltanto in animali infetti.
Nuovo caso a Cavarzere: i dettagli
Nelle ultime ore, è stato registrato un secondo caso umano in Veneto, che ha contribuito a far salire il livello di allerta. Si tratta di un uomo di 67 anni, residente nel comune di Cavarzere, in provincia di Venezia. Il paziente, già affetto da condizioni di salute croniche, ha manifestato sintomi come febbre elevata, cefalea intensa, debolezza muscolare e confusione mentale. Attualmente è ricoverato presso l’ospedale di Padova, dove riceve le cure del caso.
In seguito alla conferma della diagnosi, le autorità locali hanno disposto un’immediata azione di controllo ambientale nel comune di Cavarzere. Gli operatori sanitari stanno ispezionando tombini, fossati e aree umide per individuare potenziali focolai larvali, al fine di prevenire una diffusione più ampia del virus.
Monitoraggio entomologico e dati ufficiali
Il monitoraggio della diffusione del virus è affidato all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, che ha intensificato l’attività di sorveglianza sul territorio regionale. Grazie a una rete di 57 trappole distribuite in tutte le province venete (eccetto Belluno), è stata confermata la presenza del West Nile in alcuni campioni di zanzare.
Questi dati confermano che il virus è già circolante tra la popolazione di zanzare in ampie zone del Veneto, rendendo urgente l’attuazione di interventi sanitari mirati e l’informazione puntuale ai cittadini.
L’intervento del Ministero della Salute
A fronte della crescente preoccupazione tra la popolazione, il Ministero della Salute è intervenuto con una comunicazione ufficiale per fare chiarezza e tranquillizzare l’opinione pubblica. Maria Rosaria Campitiello, a capo del Dipartimento Prevenzione del Ministero, ha precisato che “la situazione è sotto controllo” e ha ricordato che il virus non si trasmette da persona a persona, ma esclusivamente tramite la puntura di zanzare infette.
Il Ministero ha inoltre diramato una circolare operativa rivolta alle autorità sanitarie regionali e ai professionisti della salute. Nella circolare si raccomanda un potenziamento della sorveglianza epidemiologica e si invita a segnalare prontamente qualsiasi caso sospetto. Particolare attenzione deve essere prestata da medici di famiglia, pediatri, infettivologi e neurologi, che sono in prima linea nella diagnosi delle forme sintomatiche.
Le misure di prevenzione raccomandate
La prevenzione è l’arma principale per contrastare la diffusione del virus West Nile. Le autorità sanitarie invitano i cittadini ad adottare alcune semplici ma efficaci precauzioni per evitare le punture di zanzare. Tra queste: