Nuova forte scossa ai Campi Flegrei: cresce la paura, si valuta lo stato d’emergenza
La terra torna a tremare nei Campi Flegrei: magnitudo 4.4 sentita anche a Napoli
Lunedì 13 maggio, alle 12:08, un terremoto di magnitudo 4.4 ha scosso la zona dei Campi Flegrei, un’area vulcanica ad alta pericolosità situata a ovest di Napoli. Si tratta di uno degli eventi sismici più forti registrati nella zona negli ultimi anni, e ha generato grande preoccupazione tra la popolazione locale. Il sisma è stato avvertito nitidamente anche nella città di Napoli, causando scene di panico, l’evacuazione di edifici pubblici e l’interruzione dei trasporti ferroviari.
Il terremoto, secondo quanto riportato dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), è stato solo uno dei tanti eventi che hanno interessato l’area nella giornata, con almeno 35 scosse registrate nel giro di poche ore. Lo sciame sismico, iniziato nelle prime ore del mattino, si è intensificato nel corso della giornata, generando timori crescenti tra i cittadini e nelle autorità locali.
Un territorio fragile: cosa succede ai Campi Flegrei?
I Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica che comprende comuni come Pozzuoli, Bacoli e parte del quartiere napoletano di Bagnoli. È una delle caldere vulcaniche più sorvegliate al mondo, nota per la sua attività bradisismica, ovvero l’innalzamento e l’abbassamento del suolo dovuto ai movimenti magmatici nel sottosuolo.
Negli ultimi anni, l’area ha visto un costante aumento dell’attività sismica e del sollevamento del suolo. Questo fenomeno, che non è accompagnato da eruzioni, è però indicativo di un’intensa attività geotermica e può causare danni strutturali agli edifici, oltre a generare ansia nella popolazione.