sabato, Maggio 17

Caso Garlasco: nuova svolta nelle indagini, il DNA delle gemelle Cappa sarà prelevato. Gli avvocati: “Si può riscrivere la storia”

Caso Garlasco: nuova svolta nelle indagini, il DNA delle gemelle Cappa sarà prelevato. Gli avvocati: “Si può riscrivere la storia”

Un nuovo capitolo nel caso Garlasco

A distanza di quasi 17 anni dall’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, in provincia di Pavia, si apre un nuovo e delicato capitolo nell’ambito dell’inchiesta che non ha mai smesso di sollevare interrogativi e controversie. Le indagini, riaperte dopo una richiesta di revisione del caso, puntano ora a effettuare nuove analisi genetiche. L’obiettivo è confrontare il DNA prelevato all’epoca del delitto con quello di nuovi soggetti, tra cui le gemelle Paola e Stefania Cappa, cugine della vittima.

Il maxi incidente probatorio e i nuovi protagonisti

La decisione è stata formalizzata dalla gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, che ha affidato l’incarico ai periti Denise Albani e Domenico Marchigiani. I due avranno a disposizione 90 giorni per completare l’esame e depositare la loro relazione. Si tratta di un incidente probatorio di ampio respiro che coinvolgerà anche altri individui legati direttamente o indirettamente alla vicenda.

Tra i nomi coinvolti vi sono Marco Panzarasa, amico intimo di Alberto Stasi, e due amici di Andrea Sempio – Mattia Capra e Roberto Freddi – tutti chiamati a fornire campioni del proprio DNA. Le nuove analisi serviranno a verificare eventuali compatibilità genetiche con il materiale biologico ritrovato sotto le unghie di Chiara Poggi. Particolare attenzione verrà data a un secondo profilo maschile rilevato e mai identificato con certezza fino a oggi.

Un’udienza sotto i riflettori

L’udienza svoltasi venerdì presso il Tribunale di Pavia ha attirato un notevole interesse mediatico. Giornalisti, fotografi e troupe televisive hanno affollato i corridoi del palazzo di giustizia, mentre avvocati, periti e magistrati si dirigevano rapidamente verso l’aula. Si tratta di un momento cruciale per le nuove indagini, che potrebbero portare a una svolta clamorosa.

Questo passaggio arriva dopo che il precedente incidente probatorio, avviato ad aprile, era stato sospeso a causa della ricusazione del genetista Emiliano Giardina. Secondo la Procura, Giardina non avrebbe garantito la necessaria imparzialità per via di alcune dichiarazioni rilasciate nel 2017 alla trasmissione televisiva “Le Iene”.

I nuovi periti: un passaggio di consegne

A prendere il posto di Giardina sarà ora Denise Albani, genetista della Polizia Scientifica ed ex allieva dello stesso esperto ricusato. Al suo fianco lavorerà Domenico Marchigiani, esperto in dattiloscopia e sovrintendente delle forze dell’ordine. I due periti dovranno analizzare circa 60 impronte digitali raccolte a suo tempo dai RIS di Parma. Alcune di queste non sono mai state attribuite, e il nuovo esame servirà a cercare eventuali tracce genetiche rimaste inosservate in passato.

Le impronte erano state raccolte con l’uso di fascette para-adesive, una tecnica che oggi consente di recuperare possibili residui biologici ancora utili per effettuare confronti genetici aggiornati.

I consulenti di parte e i protagonisti delle nuove indagini

Tutti i consulenti tecnici delle parti coinvolte saranno presenti durante le operazioni. Andrea Sempio, attualmente unico indagato nella nuova fase dell’inchiesta, è difeso dagli avvocati Angela Taccia e Massimo Lovati. La sua difesa si avvale della consulenza dell’ex generale del RIS Luciano Garofano.

Anche la difesa di Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara Poggi e condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l’omicidio, continua a partecipare attivamente alla vicenda. Gli avvocati Antonio De Rensis e Giada Bocellari confermano come consulente il genetista Ugo Ricci, autore della perizia che aveva contribuito alla riapertura delle indagini.

Dalla parte della Procura è stato designato Carlo Previderè, esperto di genetica forense e autore della relazione tecnica depositata nel 2024 che ha dato nuovo impulso all’inchiesta.

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