Espansione nucleare: l’allarme degli 007 statunitensi
Secondo quanto rilevato nel rapporto 2025 del DIA (“Worldwide Threat Assessment”), la Russia starebbe ampliando il proprio arsenale con missili aria-aria equipaggiati con testate nucleari. Una scelta che rappresenta un salto indietro nei tempi della Guerra Fredda, ma con nuove implicazioni moderne.
La notizia è stata diffusa dopo l’analisi delle recenti attività dei caccia russi, che avrebbero montato tali ordigni su MiG-31 e Su-35.
Missili sovietici rivisitati: l’R-33 e l’R-37
Non è la prima volta che la Russia punta su questo tipo di armamento. L’R-33, missile aria-aria a lungo raggio, veniva già utilizzato nell’era sovietica, ma presenta limiti evidenti: autonomia massima di 160 km e impiego esclusivo sul MiG-31. Più evoluto è il missile R-37 (o RVV-BD), operativo dal 2014 e capace, secondo Mosca, di raggiungere tra i 200 e i 300 km di distanza. La sua testata da 60 kg consente il potenziale caricamento nucleare. Vediamo nel dettaglio cos’è il missile fantasma.