Il testamento aperto nello studio del notaio
È stato aperto nello studio del notaio Renato Carraffa il testamento di Pippo Baudo, scomparso il 16 agosto scorso. Alla lettura erano presenti i suoi due avvocati e la procedura è durata circa due ore. Dall’apertura delle carte è emerso un dettaglio che ha sorpreso molti: lo storico conduttore ha deciso di destinare alla sua segretaria Dina Minna, al suo fianco da quasi 36 anni, una quota dell’eredità quasi pari a quella spettata ai figli.
Il patrimonio milionario
L’eredità di Baudo è stimata in circa 10 milioni di euro. Un patrimonio costruito con decenni di carriera televisiva, tra cui 13 edizioni del Festival di Sanremo, per le quali percepiva compensi da circa 800 mila euro a serata, oltre a contratti televisivi e diritti d’immagine. Al lascito si aggiungono numerosi beni immobili: un terreno a Fiano Romano, dieci a Noto, sei a Siracusa e cinque abitazioni a Roma, per un valore complessivo stimato di circa cinque milioni di euro. Baudo era inoltre socio di due aziende nel settore edilizio a Mascalucia e Catania.
I figli e il rapporto con Dina Minna
Baudo ha avuto due figli: Alessandro, nato nel 1962 dal rapporto con Mirella Adinolfi e riconosciuto nel 2000, e Tiziana, nata nel 1970 dal matrimonio con Angela Lippi. A condividere la vita professionale e privata del conduttore, però, è stata soprattutto Dina Minna, che lo ha assistito per oltre tre decenni, diventando per lui quasi una figura familiare. «Ho perso un padre… Abbiamo lavorato insieme per più di 35 anni. Ancora non mi rendo conto che non ci sia più», aveva dichiarato dopo la morte del presentatore.
Donazioni e beneficenza
Secondo quanto trapela, Baudo avrebbe disposto anche alcune donazioni a scopo benefico, ma non sono ancora stati resi noti i dettagli. Alla lettura del testamento non era presente l’avvocato Giorgio Assumma, amico fraterno di Baudo, che fu tra i primi a confermare la notizia della sua morte. Restano quindi da chiarire eventuali ulteriori disposizioni riguardanti enti o associazioni.