Il post che accende la polemica
Un post su X dell’europarlamentare Ilaria Salis ha acceso il dibattito politico e social. La parlamentare ha definito «giusto e necessario» lo sciopero generale indetto per chiedere il cessate il fuoco a Gaza, sostenendo che «sospendere il normale corso delle cose per lanciare un messaggio chiaro e forte» sia un atto di solidarietà. L’intervento è arrivato mentre in molte città italiane si registravano blocchi, cortei e forti disagi nei trasporti.
Reazioni dalle piazze e dal web
Sotto il post, centinaia di commenti. Da un lato, attivisti e sostenitori della causa palestinese hanno lodato il gesto come un atto di solidarietà internazionale. Dall’altro, molti utenti — fra cui pendolari e lavoratori colpiti dai disservizi — hanno accusato Salis e i promotori della mobilitazione di far pagare agli italiani il prezzo della guerra in Medio Oriente.
I toni sono stati spesso durissimi: «Bisogna essere dei cog**oni per far pagare agli italiani la guerra tra Hamas e Israele», scrive un utente. Altri parlano di «sciopero svilito» e di «vergogna» per chi blocca scuole, metro e trasporti.
Le polemiche politiche
La politica non è rimasta a guardare.