A diciotto anni dal delitto di Chiara Poggi, il caso che ha sconvolto l’Italia torna a riempire le prime pagine con una svolta clamorosa. Al centro dell’inchiesta riaperta dalla Procura di Pavia c’è Andrea Sempio, amico di famiglia e unico indagato nel nuovo filone investigativo. Ma il vero colpo di scena riguarda uno dei punti più discussi della vicenda: lo scontrino del parcheggio del 13 agosto 2007, considerato finora il principale alibi di Sempio.
Un nuovo super-testimone entra in scena
Durante la puntata di Mattino 5, condotta da Federica Panicucci, l’inviato Emanuele Cante ha rivelato in diretta un dettaglio esplosivo: un nuovo super-testimone si sarebbe presentato spontaneamente ai Carabinieri del Nucleo di Moscova, a Milano, per fornire informazioni ritenute “granitiche” dagli inquirenti.
“Buongiorno Federica – ha detto Cante – si tratta di una notizia clamorosa perché un nuovo soggetto si è presentato ai Carabinieri e ha dichiarato che lo scontrino del 13 agosto 2007 non è stato fatto da Andrea Sempio né da nessuno dei suoi familiari. Ha spiegato tutto nel dettaglio, raccontando ogni passaggio e mostrando documentazione a supporto”.
Lo scontrino al centro del caso
Da anni lo scontrino è l’elemento chiave della difesa di Sempio, ma anche il nodo più controverso dell’intera inchiesta. Il documento, rinvenuto anni dopo il delitto, attesterebbe la presenza di Sempio in un parcheggio a Milano proprio nella mattina del 13 agosto 2007 — il giorno in cui Chiara Poggi venne uccisa nella sua casa di Garlasco. Tuttavia, le incongruenze sui “tempi troppo stretti” rispetto ai dati della cella telefonica hanno sempre sollevato dubbi negli inquirenti.
Ora, con l’arrivo del nuovo testimone, questo presunto alibi rischia di crollare definitivamente. Fonti vicine all’inchiesta parlano di un racconto circostanziato e documentato, capace di mettere in discussione l’intera ricostruzione difensiva.
La testimonianza “granitica” e i dettagli rivelati
Secondo quanto emerso, il testimone sarebbe una persona vicina alla famiglia Sempio e in grado di ricostruire con precisione fatti, orari e spostamenti di quell’estate del 2007. Gli investigatori ritengono la sua deposizione “non solo dettagliata e coerente, ma supportata da documenti e prove oggettive”.
Questa nuova testimonianza, definita “assai credibile”, rappresenta per gli inquirenti una possibile svolta decisiva. Alcune fonti lasciano intendere che la persona avrebbe fornito anche altri elementi collegati all’omicidio, non esclusi riferimenti a ulteriori nomi o a fatti finora mai emersi pubblicamente.
Panicucci: “Siamo vicini a una svolta”
In studio, Federica Panicucci ha sottolineato la portata della notizia e l’intensa attività della Procura di Pavia nelle ultime settimane. “C’è un’accelerazione incredibile di informazioni – ha osservato – e il fatto che si parli di nuovi nomi e nuovi dettagli fa pensare che potremmo essere molto vicini a una svolta”.
La conduttrice ha poi ipotizzato uno scenario che ha scosso il pubblico: “Forse siamo vicini a un altro avviso di garanzia, o addirittura a una custodia cautelare. Tutto dipenderà dalla valutazione della Procura su quanto questo testimone ha raccontato”.
Gli sviluppi dell’inchiesta di Pavia
Negli ultimi mesi gli inquirenti hanno riaperto il fascicolo dopo l’analisi di nuovi elementi emersi da accertamenti sui tabulati telefonici e sulla compatibilità dei tempi di spostamento di Sempio. Le verifiche tecniche sui dati GPS e celle hanno riacceso l’interesse degli investigatori, che ora sembrano puntare con forza sulla ricostruzione minuto per minuto della mattina del 13 agosto.
La testimonianza appena acquisita potrebbe integrarsi con altri riscontri tecnici, aprendo la strada a nuove ipotesi investigative. L’obiettivo è capire se il documento dello scontrino sia stato realmente emesso in quel giorno o se, come sospettano ora gli inquirenti, possa trattarsi di un falso successivo.
Un caso che non smette di dividere
Il delitto di Garlasco, avvenuto nel 2007, resta uno dei casi di cronaca nera più discussi in Italia. Dopo la condanna definitiva di Alberto Stasi, oggi in carcere, la riapertura del fascicolo su Andrea Sempio ha riacceso il dibattito pubblico e mediatico. L’amico di famiglia, già sentito più volte durante le prime indagini, continua a dichiararsi estraneo ai fatti.
Ma le ultime indiscrezioni e l’arrivo del nuovo testimone rischiano di riaprire ferite mai rimarginate e di cambiare il corso di una vicenda giudiziaria che sembrava chiusa per sempre.
Verso una nuova fase dell’indagine
In Procura si lavora nel massimo riserbo. Gli inquirenti attendono di verificare la veridicità dei documenti forniti dal testimone, mentre a breve potrebbe essere fissato un nuovo interrogatorio di Sempio. Gli analisti giudiziari ritengono che, se i nuovi elementi trovassero riscontro oggettivo, si potrebbe arrivare a una svolta processuale nelle prossime settimane.
“Siamo vicini” – ha concluso Panicucci in diretta – “ma non sappiamo ancora a cosa: a una verità definitiva o a un nuovo mistero di Garlasco”.