venerdì, Ottobre 31

Ponte sullo Stretto, riunione d’urgenza a Palazzo Chigi: cosa succede ora

Dopo il no della Corte dei Conti alla delibera del Cipess sul Ponte sullo Stretto di Messina, Giorgia Meloni ha convocato una riunione d’urgenza a Palazzo Chigi.

All’incontro, svoltosi nella mattinata di giovedì, hanno partecipato il ministro dei Trasporti Matteo Salvini e il vicepremier Antonio Tajani (in collegamento dal Niger). Il governo, al termine del vertice, si è detto “compatto e determinato ad andare avanti”.

Il piano del governo: lavori a febbraio

«Sono tranquillo e determinato» ha dichiarato Salvini al termine della riunione. Il ministro ha spiegato che l’esecutivo risponderà “punto per punto ai rilievi della Corte”, ma ha ribadito di voler procedere con il progetto: «Mi sarebbe piaciuto partire a novembre, ma i cantieri apriranno a febbraio». Secondo Salvini, la decisione della Corte «non rappresenta uno scontro tra poteri», ma un passaggio tecnico. «Daremo tutte le informazioni richieste, nella piena legalità. Non vorrei che ci fossero vendette per la giustizia», ha aggiunto.

Tajani: “Non è il ponte di Salvini, ma degli italiani”

Dal suo volo verso il Niger, Antonio Tajani ha confermato il sostegno all’opera, precisando che «non è un ponte della Lega o sovranista, ma un ponte degli italiani». Il vicepremier ha parlato di un progetto destinato a creare “ricchezza, lavoro e connessioni tra Sicilia e Calabria”, definendolo «un’infrastruttura unica e irripetibile».

Forza Italia: “Game over? No, si va avanti con la legge”

La sottosegretaria Matilde Siracusano (FI) ha ricordato che, anche in caso di rifiuto di registrazione da parte della Corte dei Conti, il governo può chiedere una deliberazione del Consiglio dei ministri per superare i rilievi. «Altro che game over», ha detto. «L’esecutivo potrà assumersi la responsabilità politica di procedere comunque, nell’interesse nazionale».

Il collega Tullio Ferrante ha denunciato una “opposizione giudiziaria inammissibile”, mentre Giovanni Donzelli (FdI) ha parlato di “invasione di campo” della magistratura contabile. Più cauto Paolo Barelli (FI): «La Corte ha fatto il suo lavoro. Vedremo se serviranno chiarimenti».

Corte dei Conti: “Rispetto della legge e della spesa pubblica”

In una nota, la Corte dei Conti ha precisato che la propria decisione riguarda “profili giuridici e finanziari” del piano economico del Ponte, senza entrare nel merito politico. «Le nostre deliberazioni non sono sottratte alla critica, ma devono svolgersi nel rispetto dell’operato dei magistrati», si legge. L’organo contabile ha ribadito che il controllo di legittimità è “fondamentale per la tutela della spesa pubblica”.

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