sabato, Aprile 19

Alberto Stasi e la richiesta di semilibertà: il tribunale prende tempo

Garlasco, Alberto Stasi riceve una brutta notizia dopo il servizio alle Iene

Milano – Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha esaminato la richiesta di semilibertà avanzata da Alberto Stasi, l’ex studente della Bocconi condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione per l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, in provincia di Pavia. La risposta dei giudici è stata un parere favorevole ma con riserva, in attesa della decisione definitiva che sarà presa nei prossimi giorni.

Il caso Stasi continua dunque a far discutere, a distanza di quasi due decenni dal tragico delitto. La richiesta di un regime di semilibertà – che consente al detenuto di trascorrere parte della giornata fuori dal carcere per motivi lavorativi o di studio, facendo poi rientro in istituto – è stata valutata positivamente dal tribunale solo in parte. Il motivo? Un’intervista televisiva non autorizzata, trasmessa il 30 marzo scorso durante il programma “Le Iene”, che ha suscitato l’irritazione del giudice incaricato del caso.

Il parere del tribunale: un sì condizionato

Secondo quanto riferito dall’avvocato Glauco Gasperini, che ha sostituito l’avvocatessa Giada Bocellari nella difesa di Stasi, l’udienza presso il Tribunale di Sorveglianza si è svolta in modo regolare e si è conclusa in meno di un’ora. Tuttavia, i giudici non hanno ancora espresso una decisione definitiva. “Il parere è parzialmente positivo, ma la decisione sarà presa solo dopo la camera di consiglio, che non è pubblica né partecipata”, ha spiegato Gasperini ai giornalisti.

La valutazione del Tribunale, infatti, è vincolata a ulteriori considerazioni che verranno fatte in forma riservata. Stasi, attualmente detenuto nel carcere di Bollate, non ha partecipato all’udienza per rispetto del protocollo previsto per la camera di consiglio, un momento formale durante il quale i giudici si confrontano in maniera riservata per prendere una decisione finale.

L’ostacolo: l’intervista a Le Iene

Tra gli elementi che stanno influenzando il parere dei giudici vi è l’intervista concessa da Alberto Stasi al programma televisivo “Le Iene”, andata in onda il 30 marzo. L’incontro con la troupe televisiva è avvenuto durante un permesso premio, ma non era stato autorizzato dalle autorità competenti.

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